SEMPLICEMENTE NON PENSARE ALLA PAURA: ECCO COME SI FA!

SEMPLICEMENTE NON PENSARE ALLA PAURA: ECCO COME SI FA!

come uscire dall'agorafobia

Nel mio articolo “Attacchi di panico con e senza agorafobia: come imparare dai fallimenti!”  abbiamo conosciuto la paura di perdersi, la solitudine infinita percepita dentro di sé dall’alpinista estremo Reinhold Messner, durante l’attacco di panico, da lui vissuto di fronte al Nanga Parbat.

Leggiamo adesso qual’ è il segreto che lo scalatore delle montagne più alte del mondo, ci rivela per uscire dai terribili momenti di panico “Cerco semplicemente di non pensare alla paura. Cerco di pensare a qualcosa di completamente diverso, a qualcosa di stimolante: è l’unico sistema per non impazzire nella situazione critica”.

Sono d’accordo con Messner.

Ma come si fa concretamente e praticamente a non pensare alla paura di un attacco di panico, che potrebbe venire quando usciamo di casa, quando camminiamo per le strade, quando siamo sull’autobus oppure al supermercato?

Per prima cosa analizziamo la differenza tra “pensare” e “sentire”, tra “pensare ai sintomi dell’attacco di panico” e “sentire i sintomi quando l’attacco di panico è ormai sopraggiunto”.

Pensare alla paura, evocare l’ ansia, che nutre la paura e che è già stata vissuta nei precedenti eventi dolorosi, quando i sintomi del panico ci hanno sopraffatto, la alimenta, la nutre facendola aumentare sempre più, gonfiandola come un pallone che diventa sempre più grande e che ci solleva da terra, staccandoci dal mondo reale.

Sentire la paura e le sensazioni di panico, attraversando quel terribile momento con la consapevolezza che passerà da solo, perché ho fiducia nella saggezza millenaria del corpo,  farà svanire e dissolvere le sensazioni.

ASCOLTO OSSESSIVAMENTE IL BATTITO DEL MIO CUORE e HO PAURA

Scrive Sara, giovane lettrice del Blog, nel commenti che trovi cliccando qui: “Gentilissima Dottoressa Laura Bolzoni Codato sono rimasta affascinata da quello che ha scritto…sento finalmente di poter parlare con una persona che sa cosa significa soffrire veramente di ansia.

Io sono 2 anni che soffro di ansia generalizzata e attacchi di panico…

Una sera, stavo cenando a casa… e ho sentito il mio cuore battere all’impazzata… vampate di calore… senso di vomito … corsa al pronto soccorso solo tachicardia sinusale…da lì non contenta mi sono fissata che cmq avessi qualcosa al cuore .. ho fatto una visita cardiologica esami del sangue…stavo bene … solo tachicardia d’ ansia…”

 

COME SMETTERE DI CONTROLLARE LE SENSAZIONI NEL CORPO

Questa è la risposta che ho dato a Sara :” Benvenuta Sara nel nostro Giardino- Blog!

Ho compreso le tue preoccupazioni, le tue paure legate al corpo e il timore che i pensieri riguardo eventuali malattie diventino ossessivi.

Il corpo fisico è guidato nella sua fisiologia da una saggezza e da un’intelligenza millenaria, sa molto bene come farti respirare, sa come farti deglutire, sa come farti digerire, sa come far battere il tuo cuore.

Tu non sai farlo, come nessuno di noi.

Possiamo pensare, immaginare, creare, sentire, ma non possiamo governare le funzioni del corpo fisico.

E’bene che lo lasciamo fare, che ci mettiamo umilmente in secondo piano, che ci arrendiamo a questa certezza evidente.

Una volta appurato, come hai fatto tu, che non ci sono problemi seri di salute, se la tua attenzione continua a scrutare in modo ossessivo i battiti del tuo cuore, divieni consapevole che stai invadendo uno spazio, dove non puoi essere utile.

E’ bene che con fermezza, inizi a educare la tua attenzione a rinunciare al controllo di che cosa sta facendo il tuo cuore e che la sposti verso quello che invece è corretto controllare: i fini della tua vita, la realizzazione di ciò che in profondità ami fare.

La tendenza va lì, nell’ascoltare i battiti del cuore?

Tu, con un atto cosciente di volontà, la dirigi da un’altra parte.

Dove?

Dove è evolutivo che vada: verso la vita, verso le relazioni, verso la creatività, verso le forme del mondo, verso l’amore.

Immagina di esserti intrufolata in una casa che non è la tua e dove ti stai soffermando a curiosare tutto.

Bene, esci dolcemente e discretamente da quella casa che non è di tua proprietà e vai a realizzare le tue creazioni: la tua attività, le tue amicizie, la tua relazione d’amore, i tuoi progetti…..

Più pensi a quello che temi e più la cosa che ti spaventa quasi per magia diventa grande, grandissima, immensa.

Invaderà tutto lo spazio della tua mente.

Meno attenzione dedichi a ciò che ti fa paura e prima le “quotidiane ossessioni” svaniranno.

Perché?

Perché si nutrono dell’energia che la tua attenzione dona loro.

Ti auguro di ritrovare presto la tua serenità, di fare pace con te stessa e con il tuo corpo!”

Dopo alcuni giorni Sara scrive : “Ciao a tutti … amici- fiori…

Questi giorni .. sto provando a non sentire il mio cuoricino battere…
ignoro le vampate di calore.. e sensazioni di svenimento varie.. oggi vado al cinema.. è una grande fatica per me .. visto che è un po’ che sto a casa.. “

Rispondo così, apprezzando il suo impegno di compiere delle azioni concrete per uscire dalla paura:” Brava Sara: c’è chi si allena quotidianamente andando in bicicletta, chi correndo nel parco con il cane, chi arrampicandosi sulle pareti di roccia verticale, chi facendo gli esercizi in palestra e c’è chi si allena a distogliere l’attenzione dalle sensazioni del corpo e a riportarle verso le forme della vita, verso il mondo vivo che lo circonda, verso i progetti creativi che desidera realizzare!

Giorno dopo giorno, con costanza e con determinazione, ti educherai con amore, ma anche con tanta fermezza, ad abbandonare la vecchia piccola, ma pericolosa, cattiva abitudine di osservare che cosa sente il tuo corpo durante gli attacchi di ansia e di panico, finché tutto ritornerà armonicamente al giusto posto!

Buon allenamento, ti sono vicina!”

PAURA DI UN ATTACCO DI ANSIA E DI PANICO SULL’AUTOBUS

 

Scrive Antonio nel suo commento, che trovi qui: ”Verso la metà di luglio ho avuto un attacco di panico dovuto( secondo il dottore al pronto soccorso) dallo stress del lavoro. ..

Almeno tre volte a settimana, ogni volta che prendo i mezzi pubblici ho paura, ansia, mi viene una cosa allo stomaco tipo interrogazione a scuola oltre alla tachicardia che riesco a trattenere con la respirazione. Non so se questo è dovuto al fatto che l’attacco è capitato proprio sui mezzi, ma non sono stressato ultimamente e mi capita ugualmente.”

COME IGNORARE LA PAURA SULL’AUTOBUS

Rispondo ad Antonio: “L’attacco di panico che ti ha colto di sorpresa sull’autobus è rimasto trattenuto nella tua mente sotto forma di spiacevole ricordo, che è ancora attivo e che genera ancora paura, appena lo rievochi con il pensiero.

Durante il primo attacco di panico, proprio perché inaspettato e improvviso, non hai compreso bene che cosa ti sia veramente successo, sei corso al pronto soccorso, dove hai ricevuto le prime cure, la diagnosi dal medico che ti ha visitato e che ti ha spiegato le circostanze che possono averlo provocato: stress da lavoro.

La risposta del medico è corretta, tuttavia le circostanze, da sole, prese per se stesse non sono la causa esclusiva, né l’origine vera e profonda dell’attacco di panico.

Certamente l’ansia indotta dallo stress è un segnale utile da ascoltare sempre, da rispettare e da non aumentare.

E’importante che tu sappia che quell’evento ormai passato non ti ha solamente sopraffatto e fatto precipitare in una terribile confusione emozionale, fisica e mentale, ma che è ancora lì, bello presente e vispo.

Infatti la tua sensazione e la tua paura è che “non passi più”.

Perché è ancora pericolosamente presente?

Perché non è stato compreso e accettato in tutte le sue molteplici sfumature, perché non sei ancora risalito alla sua causa originaria, che è antecedente all’episodio del primo attacco di panico.

Perché probabilmente lo hai comunicato troppo poco e nessuno ti ha veramente capito in ogni particolare.

Cosa puoi fare oggi?

Comprendere che quando tu sali sull’autobus molto affollato, sei “in balia” degli altri, perché non sei tu che guidi, non sei tu che puoi decidere di far star zitte le persone, non sei tu che decidi le fermate…

Tu perdi una grande parte del controllo sulla realtà esterna, che in quel momento diventa difficile da gestire, perché gli stimoli che senti sono troppo forti per te, sono troppo numerosi e avvengono tutti contemporaneamente, uniti allo spiacevole ricordo di un evento doloroso, già accaduto.

Bene, puoi cambiare punto di vista e sostituire la fiducia alla paura: decidi interiormente e silenziosamente di guidare TU l’autobus, di ascoltare solamente la TUA voce, che sovrasterà quella degli altri passeggeri e delle solite paure.

Non puoi controllare lo spazio esterno a te, che ti ospita per un po’ di tempo, allora scegli di controllare lo spazio interno a te.

Delinea interiormente i confini del tuo mondo e qui dentro ti rilassi, ritrovi te stesso, come quando sei a casa tua, dove silenzioso e calmo, stai bene.

Educati a non vivere il salire sull’autobus come un esame da superare, perché non è così: il mezzo pubblico è una bella macchinona grande, lunga, spaziosa, guidata da un autista personale che ti porta dove tu vuoi, mentre sulle seggioline del salotto, tu guardi fuori dai finestrini e osservi la varietà interessante delle persone che condividono con te, temporaneamente, il medesimo spazio!”

Quando ti assale la paura , non pensarla, non ingigantire questo pensiero inutile!

Semplicemente sostituisci la paura con la fiducia nel tuo corpo, che sa molto bene come ripristinare l’equilibrio momentaneamente perduto e con la fiducia in te stesso, che  riconquisterai l’armonia tra le varie parti e i vari aspetti di te, che si sono temporaneamente confusi e squilibrati.

Vuoi condividere con noi:

Qual è la paura più grande che hai quando devi uscire di casa?

Che cosa provi dentro di te quando pensi alla paura?

Quali sono i luoghi dove ti fa più paura andare: supermercato, cinema, aereoporto, stazione dei treni, autobus, ponti, gallerie, incroci stradali, strade affollate, dappertutto, università, studio dentistico, ecc….?

Copyright 2009 Laura Bolzoni Codato. Tutti i diritti riservati

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87 pensieri riguardo “SEMPLICEMENTE NON PENSARE ALLA PAURA: ECCO COME SI FA!

  1. Cara Laura, eccomi a riscriverti dopo tanto tempo…

    Colgo l’occasione per salutare tutti i fiori del giardino-blog, spesso mi emoziono leggendo i vostri post…

    Non scrivo spesso, ma vengo qui a trovare rifugio quando ne ho bisogno : )
    Laura ti ringrazio ancora per i post molto utili.

    A proposito di quest’ultimo ho una questione: è possibile che lo ‘step’ successivo al controllo dei sintomi fisici possa essere il sorgere di pensieri ossessivi?

    Mi spiego meglio: quando si riesce in un certo senso a tenere a bada l’ansia non dandole lo spazio di esprimersi in sintomi fisici, è possibile che questa si palesi più prepotentemente nei pensieri?

    A volte è come se dentro la mia testa ci fosse una seconda voce che dice ‘ecco, sto male, ora svengo…’

    In alcuni periodi ho notato che questi pensieri sono meno ossessivi, soprattutto quando sono impegnata in qualcosa, il problema sorge soprattutto quando ho del tempo per rilassarmi…F

    orse la dinamica per far smettere anche questo loop è la stessa, cioè spostare l’attenzione…ma non sempre è semplice; sto pensando se forse la mente a volte non si affezioni alla dimensione ‘ansia’…

    Spero di aver posto un quesito che risulti interessante a tutti, i consigli mi regalano sempre interessanti spunti di riflessione.

    Un abbraccio a tutti.

    Tutto quello che il mio ottimismo in relazione al presente può dare per il futuro è speranza
    (K.Popper)

  2. ciao a tutti, mi chiamo paolo ho 24 anniio purtroppo soffro tantissimo e ovunque. non prendo medicinali pero sto malissimo, ho ansia panico un casino di fobie sono ipocondriaco e ho paura enorme dei viadotti e delle altezze, tutto mi pesa! ho anche la lingua che mi da fastidio come se la dovessi ingoiare o qualcosa simile. Ringrazio laura per tutto e ti prego aiutami dammi qualche consiglio da sorella! ciao paolo

  3. Ciao a tutti…
    bello trovare un nuovo articolo… anche perchè questi giorni sono un poco critici per me… ho giornate oscillanti… momenti in cui mi sento viva e di poter godere di ogni attimo, del vento, degli alberi sulla strada, delle piccole cose del mondo anche di quelle futili, e altri momenti in cui come oggi mi sento pesante e impaurita….
    per rispondere alle domande della cara dottoressa Laura…

    Qual è la paura più grande che hai quando devi uscire di casa? di sentirmi male durante il percorso, di svenire, di avere paura della paura, che mi venga un attacco di panico… di perdere il controllo

    Che cosa provi dentro di te quando pensi alla paura? qualcosa dentro si blocca, come se fosse un dvd messo in pausa

    Quali sono i luoghi dove ti fa più paura andare: supermercato, cinema, aereoporto, stazione dei treni, autobus, ponti, gallerie, incroci stradali, strade affollate, dappertutto, università, studio dentistico, ecc….? Mi fa paura andare al supermercato, soprattutto quelli grandi con luce al neon, mi sento alienata in quei posti… a volte la stessa cosa accade davanti a grandi edifici… mi sento inquieta ad attraversare piazze vuote molto grandi… parecchia paura del dentista non tanto del dolore o del trapano ma della posizione distesa della poltrona che mi fa sentire strana come se uscissi dal mio corpo… e poi paura dell’aereo per la sensazione di non poter scendere e scappare…
    Ecco qui una bella carrellata di paure 🙂
    ciao a tutti un abbraccio
    Elena

  4. Gentile Dottoressa, trovo estremamente interessante quello che Lei scrive. Io, purtroppo, soffro da anni di attacchi di panico e non riesco a liberarmene. Alterno periodi in cui sto bene e periodi meno bene.
    Ultimamente ad esempio il mio attacco di panico si manifesta nella difficolta’ di deglutizione…..a volte invece sento una improvvisa e profonda paura e tristezza che mi pervade e i miei battiti cominciano ad accellerare.
    Il tutto poi mi passa. Ma alla fine mi sento molto stanca.

  5. buongiorno laura, e tutti compagni di viaggio, sono lucia, grazie per questo sito e per il progetto che lo sostiene, al momento non mi sento di dire grandi cose, ho aperto la mail e ho trovato questo articolo, una manna venuta dal cielo, perchè in questi ultimi giorni sono incastrata nelle paure, nell’ansia e tutto si amplifica a dismisura, quindi colgo questo articolo e questi commenti come una “sveglia”, spunti per questo nuovo giorno, grazie ciao

  6. le mie paure sono di andare in luoghi affollati e grandi e dove devo per forza di cose stare in fila tipo supermercati, banca, posta…anche i mezzi pubblici affollati e soprattutto l’attesa del mezzo pubblico in piedi, cerco sempre qualcosa dove poter sedermi x paura di svenire…perchè la mia paura principale è di SVENIRE poichè quando ho i miei attacchi la sensazione più forte che ho è di vertigine e senso di svenimento.
    ultimamente avevo anche senso di sbandamento fortissimo anche in casa e per questo sto prendendo delle medicine sotto controllo medico visto che ero totalmente paralizzata nei miei sintomi e devo badare ad un bimbo di 7 mesi…come posso trattenere questa paura di svenire?????
    grazie mille

  7. Buongiorno carissima dottoressa,articolo interessantissimo come sempre,ricco di spunti di riflessione.

    Per me è l’articolo più utile,perchè il problema dei pensieri che mi bloccano è quello più invalidante attualmente.

    Rispondo ai suoi quesiti:la paura più grande quando devo uscire di casa è non tornarvi più perchè posso sentirmi male lontano dal mio nido,dalla mia cuccia calda ed accogliente,e poi ovviamente il tutto peggiora se devo uscire da sola e guidare da sola,non riesco a fare molti chilometri in solitaria,e soprattutto se so di dover andare da qualche parte da sola mi agito e ci penso già molti giorni prima…e non parliamo poi se devo fare anche solo un breve viaggio non programmato….l’ansia ed i pensieri mi assalgono immediatemente.

    Quando penso alla paura mi blocco,come dice Elena mi sento un dvd in pausa,ho paura anche solo a muovere un passo,è come se avessi due enormi mani sulle spalle che non mi permettono di alzarmi e proseguire la mia vita.

    I luoghi che mi fanno più paura?Beh,non ho un luogo in particolare,se sono in giornata si posso andare ovunque,se sono in giornata no ho paura anche di stare in casa da sola.
    E poi riflettendoci bene detesto l’autostrada,se guido nelle statali va bene,in autostrada o tangenziali mi sento spersa,tutta quella strada dritta mi fa paura,mi mette ansia,forse perchè più che mettere la quinta e andare avanti non c’è altro da fare,mentre sulle strade normali c’è la gente a piedi,i semafori,gli incroci….insomma la mia mente è più impegnata e quindi si distrae dalla paura.

    E poi,per concludere l’altra mia grande paura è perdere i miei genitori,ho paura di non sopravvivere senza di loro…….

    Bene,devo dire che anche io ho aggiunto una bella lista di paure,ma se non ne parlo con voi con chi ne parlo,con chi mi sfogo?

    Grazie dottoressa Laura Bolzoni Codato per tutto tutto tutto tutto lei è la persona più saggia,dolce e comprensiva che abbia mai conosciuto

  8. Ciao a tutti e un salve particolare a Laura , la risposta alla prima domanda è sicuramente la sensazione di sentirsi inadeguata a gestire le varie situazioni.

    Ho paura di non essere all’altezza ( sensazione ke ho sempre avuto ma ke x 1 pò ho gestito ) e il fatto di essere da sola non mi rende sisura di me.

    Poi è strano xkè quando sono in compagnia fuori non sono succube delle decisioni altrui tuttaltro ,è come se il qualcuno accanto a me fosse 1 “salvagente ” da nn usare ma da sapere ke c’è.
    Nn so se mi sono spiegata .

    La risposta alla seconda domanda è 1 sensazione desolante di solitudine e mi sento come 1 alieno ospite di 1 mondo estraneo.

    La risposta alla terza domanda è guidare da sola x lunghi tratti l’auto. Devo cmq dire ke mi sento meglio sotto certi aspetti , nn prendo + niente da vari mesi , nn ho + grossi attaki di ansia ma vorrei superare anke questo ostacolo.

    Forse nn sono paziente cn me stessa e pretendo cambiamenti + veloci ma quello ke mi infastidisce di + è perdermi 1 sacco di cose importanti della vita e so ke forse nn ci saranno occasioni x poterle vivere di nuovo.

    Cmq, voglio pensare ke sia possibile fare l’ultimo tratto in salita e arrivare in vetta come Messner!!!!

    1 abbraccio a tutti

  9. Ciao ragazzi sono Gian ed ho 27 anni, la mia personale esperienza dura da 10 anni o meglio è durata per 10 anni perchè oggi io grazie all’amore per la mia ragazza ed all’amore che nutro per la musica sono riuscito a mettere in secondo piano le mie ansie e le fobie, imparando a mettere in primo oggi quello a cui io 10 anni fà tenevo di più.

    Non so se mai rimuoveremo del tutto dalla nostra mente le situazioni spiacevoli che in passato abbiamo vissuto per colpa del panico, ma certamente io sono la prova che queste paure possono passare in secondo piano quando nella nostra vita comineciamo a pensanre intensamente a quello che realmente amiamo fare e le persone cui vogliamo più bene.

    Io sono un musicista e da 10 anni quando devo salire su un palco il mio primo pensierò va al panico che tra l’altro svariate volte è venuto a ritrovarmi dinanzi a centinaia di persone ma che io ho SAPUTO CONTROLLARE poichè stavo fancendo qualcosa che desideravo fare con ogni forza, ed ormai conoscevo fino a che punto il panico poteva impadronirsi di me.

    Sono salito su un palco importante il mese scorso e dopo aver suonato il primo brano con una tensione incredibile addosso tanto che mi facevano male le gambe, tutto è svanito lasciando spazio alle straordinarie sensazioni che la musica riesce a suscitare in me.

    Amici il panico e le fobie sono come un influenza che può durare però anni ma non di certo interromperà il nostro cammino vitale…pensiamo tutti a quando eravamo ragazzini nell’età dell’incoscienza e cerchiamo di soffermarci su quei periodi…

    ciao a tutti

  10. Come è vero tutto ciò!!

    Anche io mi soffermo a pensare a ciò che accade nel mio corpo.

    Sono a cena con il mio fidanzato e gli amici…sento il mio cuore battere…per un momento sarei tentata di seguire quel rumore,poi comprendo che sono viva,mi sto divertendo…è vero sono stanca morta e penso”anche l’altra volta che mi è arrivato l’attacco mi sentivo così stanca”…e se adesso tornata a casa succedesse di nuovo?

    Tutto questo mentre il mondo intorno a me continua a girare e si diverte!

    Ma poi penso “io ho la chiave,io posso decidere”!

    E allora ignoro le mie sensazioni,guardo il mio fidanzato e mi dico “sono proprio felice”!

    Difficile combattere con il panico…ma si può e si deve vincere!

    Grazie Dottoressa Laura Bolzoni Codato lei è stata la mia ancora di salvezza!

    Se mi fossi lasciata convincere a prendere farmaci adesso starei ancora qui a chiedermi che cos’è che non va in me!

    Grazie!

  11. Gentile Dottoressa Laura,

    Un po’ di tempo fa Le ho lasciato un messaggio dopo l’articolo “Sintomi del panico: francamente me ne infischio”.

    Ora questo articolo non lo vedo piu’ nel blog. Non ho mai ricevuto risposta ma forse ho sbagliato qualcosa io.

    Tuttavia, grazie per quest’ultimo articolo: è molto interessante e mi ci riconosco al 100%.

    Anche a me gli attacchi sono iniziati in autobus (che fra l’altro devo prendere tutti i giorni per recarmi al lavoro) ed e’ qui che ogni mattina mi sembra di dover passare un esame.

    In ogni caso non mollo e sto lottando per poter riprendere il bus liberamente come sapevo fare prima del 2006.

    Un abbrccio a tutti

  12. ho riletto l’articolo ed oggi posso dire che le mie paure sono in ogni cosa che penso, in ogni cosa che faccio e che farò, ho senso d’instabilità e sbandamenti e acufeni in ogni luogo, persino a casa mia, la differenza che a seconda dei luoghi e delle situazioni che devo affrontare si amplificano o diminuiscono. a differenza di altri il guidare mi rilassa anche se fare viaggi lunghi da sola mi mette un pò all’erta, ma cerco di non farmi scavalcare e via…
    in questo ultimo periodo i miei sintomi si manifestano a livello di testa, ho tensione e male ai trapezi, cervicali, occipite, parte della testa coinvolgendo orecchio sx, occhio, mandibola, zigomo , potrebbe essere coinvolto l’apparato masticatorio proprio come causa? premetto che mi mancano denti, ho il morso inverso e posso dire che la manifestazione dei sintomi è coincisa dopo un’estrazione di un dente con relativa infezione e sinusite mascellare… qualcuno ha informazioni inerenti?
    grazie e buona giornata a Laura e a tutti i compagni di viaggio…
    lucia

  13. Buongiorno Dottoressa, in merito alle domande di questo blog, cerco di rispondere:
    alle prima domanda non è facile rispondere, nel senso che parto da casa tranquilla , non sempre però, tente volte mi capita di essere già inquieta al risveglio. Poi, durante il giorno si può intensificare l’ansia.
    Pensando alla paura, perlomeno alle fobie che io da attacco di panico, mi viene in mente una enorme paura, che chiamerei terrore.
    Mi terrorizza il pensiero di salire in macchina mentre guidano altre persone, le gallerie, dove diversi anni fa ho avuto il primo attacco di panico,
    le strade veloci , le autostrade per me non esistono!
    Cari saluti

    Nic

  14. Gentile Dottoressa:
    Ho 53 anni e da 30 soffro di attacchi di panico, per muovermi ho sempre bisogno di qualcuno vicino.
    Ma il sintomo che mi crea più problemi è l’ansia anticipatoria, la domanda che vorrei farle è questa:
    Dopo 30 anni di questa non vita è possibile cambiarla ?
    Grazie
    Pino

  15. Buongiorno a tutte le mie care amiche, amici e a lei Dottoressa Laura, è da tempo che non scrivo perchè ho avuto un pò di problemi (personali ed anche tecnici – computer guasto -) infatti ho sentito molto la vostra mancanza, ma appena riavuto il mio pc mi sono letta tutto d’un fiato i commenti che avevo perso e devo dire che mi sento sempre molto meglio quando vi leggo!!!

    La paura più grande quando devo uscire di casa è quella di sentirmi male in mezzo alla gente, so che non mi succederà niente , eppure è sempre così prima di uscire sempre ansia, vampate di calore, senso di vertigine che mi verrebbe la voglia di rinunciare, rimettermi in pantofole e buttarmi sul divano, ma non posso permettere che tutto questo prenda il sopravvento, non posso permettermi di non vivere per la paura ed allora con un nodo in gola esco e mi butto in mezzo alla gente che anche questa mi fa paura o meglio mi mette in una condizione di disagio, ho sempre paura di essere osservata, giudicata, ho paura che gli altri possano scorgere in me questa paura e per questo giudicarmi male.

    Ho paura di camminare perchè quando so che ho un pezzo di strada lungo davanti a me, comincio ad avere le vertigini e quindi ho paura di cadere in mezzo alla gente e comincio a rasentare i muri per paura di perdere l’equilibrio.

    Ho paura che tutti questi sintomi, pur sapendo che sono dati dal panico che orami conosco fin troppo bene, mi facciano scoppiare la testa o il cuore o comunque qualcosa dentro il mio corpo e che mi porti alla morte, ma so che tutto questo non succederà ed allora io mi chiedo se lo so perchè non la smetto di avere paura?

    Ciò che provo dentro di me quando ho paura è angoscia, smarrimento e tanta ma tanta tristezza e solitudine, si mi sento proprio sola, io e la paura!

    I luoghi che mi provocano paura ormai sono tanti, i negozi sicuramente lontanti da casa un pò meno quelli vicini, e comunque tutto mi fa paura se si trova oltre 200 metri di distanza da casa mia.

    Mi fa paura anche tutto ciò che comporta che io stia ferma per un certo periodo tipo dentista, parrucchiera, Chiesa, riunioni di tutti i generi, in macchina in coda e non……..bè direi che può bastare………..

    comunque nonostante questa catastrofe, quando sono quì con voi sto molto bene perchè so che possiamo comprenderci molto bene e so che ci assiste la nostra stupenda dottoressa Laura Bolzoni Codato che saluto con affetto.
    Ciao Ciao e baci a tutti Roberta

  16. grazie gent.ma Dott.ssa per la risposta, ma come faccio a capire cosa lo ha provovato? a mio vedere ho tutto ciò di cui ho bisogno, una ragazza che amo e con cui convivo, un lavoro ( anche se non mi appaga del tutto professionalmente) e non ho nessun problema particolare tipo droga o alcol.

    Allora mi chiedo cosa può essere stato il problema? ho dei dubbi sul mio futuro, ma penso che chi al giorno di oggi non ce li ha? è normale penso…….

    Avrei voglia di una casa mia, ma un mutuo troppo alto non me lo posso permettere, perchè vivendo lontano da casa non ho genitori che un domani con un figlio mi possono aiutare quindi devo calcolare bene.

    Forse può essere questo il fatto che io debba avere tutto sotto controllo per carattere, il fatto di non voler mai fare il passo più lungo della gamba, MA QUESTI NON DOVREBBERO ESSERE PREGI?
    boo ….. lei cosa ne pensa?

  17. Soffro di attacchi dal 1991; hanno condizionato la mia vita in maniera pesantissima; ho lasciato l’università, il lavoro e non vedo un futuro davanti a me.
    Vivo la giornata ma nonostante tutte le privazioni che sono tantissime ritrovo con il mare una mia dimensione.
    Dopo una prima fase dove non capivo cosa mi succedesse (durata 5 anni), preso coscienza della malattia, mi confortava egoisticamente di non essere l’unico a soffrirne, anzi;
    oggi vorrei riprendere da dove ho lasciato (quel lontano 1991) ma veramente non so da dove cominciare.
    ciao!

  18. CIAO A TUTTI
    IO RISPONDO A MARIA LETIZIA
    STO PROPIO NELLLA TUA STESSA CONDIZIONE LE CRISI SONO QUASI SVANITE MA HO QUESTO SGRADEVOLE SENSO DI VUOTO E SOLITUDINE CHE ACCOMPAGNA PARECCHIE ORE DELLE MIE GIORNATE

  19. MARIA LETIZIA SE RIESCI A CAPIRE DA COSA DIPENDE E COME SI FA PER ELIMINARLO FAMMI SAPERE

    GRAZIE E CIAO A TUTTI
    E NON SVILITEVI NEI PEGGIORI MOMENTI SONO QUELLI CHE DANNO
    LA FORZA ALL ANIMO DI ANDARE AVANTI

  20. Da quando leggo le vostre mail con tutti i commenti mi sembra quasi di sentirmi meglio.

    Io ho 41 e soffro di attacchi di panico da quando avevo 13 anni. Fortunatamente ci sono stati parecchi momenti della mia vita in cui mi sentivo “quasi” normale ma poi a seguito di avvenimenti vari sono sempre ricaduta in perio piu’ o meno lunghi in cui gli attacchi si facevano sentire limitandomi molto.

    Quando questo succede non riesco piu’ a guidare sulle tangenziali, autostrade, luoghi isolati o superaffollati.

    In quei momenti oltre che a sentire il mio cuore battere forte con giramenti di testa e paura di perdere il controllo sento un profondo senso di solutidine.

    Mi fa piacere riuscire a parlarne qui con voi perche’ in qualche modo mi sento capita.

    Sono ottimista e fiduciosa che questo periodo passera’ come e’ successo le altre volte ma vorrei questa volta che il problema fosse eliminato dentro di me uan volta per tutte.

    Vi abbraccio e non perdiamo mai la speranza e soprattutto ho imparato a non temerli troppo e con i vostri suggerimenti sto imparando….

  21. Ciao Daniela io ho 44 anni ed anch’io come te soffro di attacchi di panico ormai da tempo per la precisione da quando ne avevo solo 18, ma secondo me ne soffrivo anche prima durante l’adolescenza, perchè stavo sempre male ma in realtà non mi trovavano mai niente di organico e i medici mi dicevano o meglio dicevano ai miei genitori che sarebbe passato tutto crescendo, ma evidentemente così non è stato.

    La cosa che mi tranquillizza un pò è che almeno adesso so di cosa si tratta ed ho smesso di correre da uno specialista all’altro, o di recarmi continuamente al pronto soccorso.

    Anch’io come te quando ho paura di un attacco ho forti giramenti di testa oltre a sudare freddo e senso di svenimento e questo è il sintomo più invalidante per me perchè questo mi provoca la paura di fare qualsiasi cosa.

    Ma come te sono anche ottimista perchè se soffriamo di attacchi di panico più o meno da 30 anni e non ci è successo niente di catastrofico, vuol dire che non corriamo grossi pericoli, certo nei periodi no, dobbiamo mettercela tutta per venirne fuori ma alla fine della battaglia, risulta sempre una conquista ed una soddisfazione personale per avercela fatta un’altra volta!!

    Sono daccordo con te anche se c’è una grossa sofferenza non dobbiamo mai e poi mai perdere la speranza perchè prima o poi ne verremo tutti fuori ne sono certa e soprattutto con l’aiuto della dottoressa Laura Bolzoni Codato e dei suoi preziosi consigli.

    Ciao Daniela mi ha fatto molto piacere parlare con te ti mando un saluto affettuoso, un saluto anche a tutti gli amici e amiche del blog e alla cara dottoressa Laura

  22. Cara Paola, io sono in terapia, comunque come te ho la paura della paura se mi viene proposto di andare da qualche parte, es un città dove si possa andare in treno, io inizio ad agitarmi con il pensiero.

    Da sola non ho grossi problemi, di solito, ce li ho però su strade trafficate.

    Inoltre non ho mai praticato autostrade e credo non riuscirò mai..
    Ho la paura di salire in macchina o altri mezzi con altre persone che guidano e di perdere il controllo.

    Cari saluti

    Nic

  23. Cari amici,vorrei raccontarvi cosa mi succedeva anni addietro quando per raggiungere la mia attività ero obbligata a prendere la tangenziale.

    Al mattino non avevo quasi mai problemi,la prendevo senza troppi pensieri ed arrivavo serena al posto di lavoro,ma la sera,quando dovevo tornare a casa iniziavo a sentirmi agitata già un’ora prima di uscire dal negozio (e le cose peggioravano d’inverno con il buio),e quindi evitavo la tang,facendo le statali e mettendoci più del doppio del tempo per tornare a casa.

    Un giorno ho deciso che così non andava bene,che se lo facevo al mattino lo potevo fare anche alla sera,e così dopo averci pensato tutto il giorno quella sera ho imboccato la temuta tangenziale accompagnata da nausea,vomito,gambe che tremavano come una foglia,orecchie bollenti,cuore che batteva all’impazzata….ma ce l’ho fatta e da quella sera l’ho sempre presa per i restanti anni che ho avuto l’attività lontano da casa (adesso vengo a piedi dove ho aperto ora che meraviglia!!!!).

    Quando vedevo il cartello che indicava l’uscita per casa tutte le mie ansie e le mie tensioni sparivano come per magia.

    Oggi la tangenziale mi fà sempre paura,però mi sforzo e la prendo lo stesso quando è necessario,a volte non ce la faccio e onestamente non insisto se non me la sento,scelgo strade alternative.

    Lo so che non è la soluzione,che dovrei insistere ma a volte la stanchezza prende il sopravvento,e se non me la sento di lottare col nemico lascio perdere.

    Ma io sono certa che prima o poi ce la farò a fare tutto senza pensarci come facevo una volta,e sono sicura che tutti quanti noi ce la faremo grazie alla cara dottoressa Laura Bolzoni Codato.

    Un abbraccio a tutti ciao

  24. Carissimi Amici-Fiori, come sempre è un enorme piacere tornare nel meraviglioso magico Giardino-Blog!

    Un caloroso benvenuto a tutti i nuovi amici-fiori!

    In questi ultimi giorni mi sento come rigenerato, sto vivendo una sensazione di benessere assoluto nonostante i numerosi impegni, le tante piccole responsabilità e vari poblemucci…

    La mia paura di deglutire è praticamente diventata piccola piccola, quasi impercettibile, invisibile…e questo lo devo alla Carissima Dottoressa -Corolla Laura Bolzoni Codato, i cui preziosissimi consigli sono stati per me come una ventata di freschezza in una stanza chiusa a lungo, e a tutti Voi, Amici, che mi avete sostenuto con tanto affetto!

    Grazie di cuore!

    Ho partecipato, con enorme entusiasmo (e commozione…la mia prima amica coetanea che fa il gran passo verso l’altare…che emozione!), al matrimonio di cui avevo parlato nel mio precedente messaggio,e…meraviglia delle meraviglie, a tavola ho gustato tutto, ma veramente tutto il pranzo come non facevo da molto!

    Nessun cattivo pensiero si è fatto vivo nella mia mente, nessun timore, nessuna ansia…solo amore, emozione e…tanto appetito!

    Che gioia!!!

    Ora, dopo aver letto l’interessantissimo e bellissimo nuovo articolo della Dottoressa, condivido anch’io con tutti voi qualcosina sulle mie paure fuori casa…

    Qual è la paura più grande che hai quando devi uscire di casa?

    Attualmente…nessuna!

    Esco allegro e penso alla bella passeggiata che mi aspetta per andare, ad esempio, all’università, al cinema, nei negozi di informatica…Però, durante il mio periodo di attacchi di panico, la mia paura più grande era quella di svenire improvvisamente in mezzo alla strada, di sentirmi male e che il cuore acceleresse i battiti fino a farmi stare male.

    Che cosa provi dentro di te quando pensi alla paura?

    Quando pensavo a tutto ciò, provavo molta ansia e intanto acceleravo l’andatura per arrivare il prima possibile a destinazione. Tranquillizzavo me stesso dicendomi chiaramente”coraggio, Michele, sei quasi arrivato…un ultimo sforzo e l’incubo finisce!”.

    Sì…ma quale incubo?
    Quale sforzo?
    Quale paura?

    Più cercavo di controllare la mia ansia, più andava peggio, e i sintomi aumentavano e la mia paura cresceva.

    Da quando ho cominciato prima a non oppormi, ma a lasciarmi andare, e poi proprio ad infischiarmene…tutto si è dissolto e nessuna cosa simile ha più guastato le mie passeggiate!

    Quali sono i luoghi dove ti fa più paura andare: supermercato, cinema, aereoporto, stazione dei treni, autobus, ponti, gallerie, incroci stradali, strade affollate, dappertutto, università, studio dentistico, ecc….?

    Beh, da amante di videogames cupi e claustrofobici, risponderei “nessuno”, perché in generale l’avventura e quel senso di mistero, legato ai luoghi grigi, oscuri, mi è sempre piaciuto.

    Tuttavia, durante il panico, mi dava fastidio qualsiasi luogo, perché non ve n’era più alcuno in cui non fossi stato colto dai terribili attacchi.

    Adesso, grazie al fatto di portare sempre me stesso con me, dovunque vada, in qualunque situazione mi trovi,nessun luogo mi fa più paura, anche perché comprendo di essere parte di una natura che mi ama, di uno spazio tutto intorno che mi accoglie, non cerca di buttarmi fuori, quindi perché temerlo?

    Un caloroso abbraccio a tutti!

    1. Un caro saluto agli amati lettori-fiori del nostro Giardino-Blog Michele, Roberta, Paola, Nic, Antonio, Maria Letizia, Elisa e un affettuoso BENVENUTO ai nuovi lettori Toni, DANIELA, ANTONIO, Peppe, Lucia, Pablo, Elena, Laura, Anna Maria Cesario, Federica, Gian, Paola , che vuole ritornare a prendere l’autobus senza paura come faceva prima del 2006.

      Ho letto con molto interresse le vostre belle e profonde condivisioni.

      Nei primi giorni della prossima settimana, inizierò a rispondere molto volentieri ad alcune interessanti domande che mi avete posto.

      Mitici e adorabili Francesca, Nicola, Chadisja, Alessandra, Eva, Erika, Franco, Daniela, Valentina Inn, carissimi Gabiele, Desy, Carmela, Virginia, Gian Piero, Sabina, Virginia, Anna Burighel, Sara in quale stradina del Giardino vi siete trattenuti oppure smarriti?

      Vi aspetto, per esplorare un’ altra sfumatura della paura e per compiere insieme i nuovi passi verso la dissoluzione degli impedimenti che limitano le vostre belle e impegnate vite!

  25. Ciao adorati fiori leggo che adesso siamo in tanti ed è bellissimo trovare nuovi amici.

    Buona sera anche alla nostra amata Dott.ssa Laura sempre presente anche se impegnatissima e questo le fa molto onore.

    Qual’è la paura che provo prima di uscire da casa?

    NESSUNA, sono felice di uscire a respirare aria nuova, a osseravare tutto quello che mi gira intorno dalle macchine alle panchine alle case e persino alla gente che certe volte è veramente sgradevole.

    Prima era un problema grosso specialmente guidare la macchina, avevo paura che qualcuno mi tamponasse ed ero diventata rigida.

    Cosa provo quando penso alla paura?

    NON CI PENSO PER NULLA, nn mi piace darle confidenza oggi anche se mi assale me ne infischio e la scrollo di dosso.

    Prima era diverso quando pensavo alla paura pensavo al pronto soccorso, ai medici , ai ricoveri, alla morte era un disastro anche perchè poi sopraggiungeva l’angoscia e per uscirne fuori erano cavoli amari.

    Quale luogo mi mette paura?

    Quando dovevo partire già era una sofferenza, non mi sentivo mai al mio posto ed ero come un pesce fuor d’acqua……. adesso quando parto sento la voglia del cambiamento, del diverso del fatto di staccare con la solita routine.

    Certo l’aereo è una cosa che ingoio a piccoli passi ma fino ad oggi è andata benissimo.

    In quale stradina del giardino mi sono smarrita?

    Nel mio bel giardino e ringrazio sempre Dio di avermelo dato mi sono smarrita parecchie volte, quando mi sono sentita sola e nn capita da nessuno.

    Il mio medico di famiglia che è anche un caro amico (forse amico di quelli che difficilmente si trovano perchè ha dato sempre senza permettersi di chiedere nemmeno la parcella quando ancora nn era il medico di famiglia) mi ha detto una frase nel momento in cui stavo malissimo: (pensate che in un anno avevo fatto 5 traslochi:”) Cara mia, dimmi dove sta il problema….. ti senti angustiata in quest’altra casa?? bene cambiala …tutto dipende da te, nessuno puo’ bloccare il tuo 6° trasloco no?”

    Io mi ero veramente persa ma cosi’ tanto da nn riuscire a ragionare.
    La mattina pensando a quanto detto mi sono subito attivata e credendo che dipendeva tutto da me se volevo continuare a stare male o arrivare all’obiettivo prefissato mi sono detta: devo dare a mio figlio almeno una casa in cui regni la serenità.

    Da quel giorno credetemi ho capito che tutto dipendeva veramente da me e quando poi ho scoperto per un puro caso il libro della Dott.ssa Laura Bolzoni Codato ed i suoi consigli ho ritrovato quel sentiero in cui mi ero persa.

    Adesso ho ancora molto da imparare.

    Mi ero sempre sminuita tanto da perdermi ma quel segnale mi è giovato per capire che nessuno meglio di me stessa poteva cambiare le cose al positivo.

    Ricordando tutto questo percepisco ancora i brividi sulla mia pelle perchè nn posso credere a questo salto di qualità e poi fatto tutto da sola.

    Allora se vogliamo possiamo e se crediamo a questo tutto puo’ essere superato anche il pan (panico).

    Notte a tutti e nn vedo l’ora di leggere i vostri commenti.

  26. SALVE A TUTTI E IN PARTICOLARE ALLA DOTT. LAURA

    AD OGGI DOPO AVER LETTO IL LIBRO (DA 20GIORNI)NON HO QUASI PIU LA PAURA DEGLI ATTACCHI SONO DIMINUITI IN UNA MANIERA IMPRESSIONANTE MA NON RIESCO PERò A DARMI UNA SCROLLATA A TUTTE LE MIE INSICUREZZE ACQUISTATE IN QUESTO LUNGO PERIODO .

    DATO CHE TUTTI I GIORNI HO DA FARE CON TANTE PERSONE CON I MIEI DIPENDENTI CON LA MIA CLIENTELA CON LA MIA FAMIGLIA E CON I PROBLEMI DI TUTTI I GIORNI HO SEMPRE LA VAGA IMPRESSIONE DI NON DIRE E FARE LA COSA GIUSTA MI HO SEMPRE PAURA CHE QUALCUNO POSSA ACCORGERSI DI COME STO DENTRO
    E A CAUSA DI TUTTO QUESTO SONO SPESSO TRAVOLTODA QUELLO STATO DI ANGOSCIA E UN FORTE VELO DI IRREALTà CHE MI CIRCONDA ,E QUINDI ALLA FINE DI NON GODERMI IL MIO LAVORO E LA MIA FAMIGLIA QUINDI LA MIA BELLA VITA CHE MI SONO CREATO DA SOLO
    SPERO CHE QUALCUNO O LA DOTT. MI POSSA DARE IL MIGLIOR CONSIGLIOPER USCIRNE DEFINITIVAMENTE DA QUESTA BRUTTA AVVENTURA

    UN SALUTO A TUTTI E IN PARTICOLARE ALLA DOTT. LAURA BOLZONI CODATO LA QUALE FA TANTO PER KI SOFFRE

    MA LA COSA BELLA SAPETE QUAL è CHE STA BRUTTA AVVENTURA FARA VIVERE A TUTTI NOI LA NOSTRA VITA FUTURA IN MODO COMPLETAMENTE MIGLIORE

    NE SONO COMPLETAMENTE SICURO PERKè IN QUESTI GIORNI DI DOLORE MI SONO AVVICINATO COSI TANTO ALLE COSE CHE TENGO DI PIU E CHE NON CURAVO ORMAI PIU DA TANTO TEMPO .

    ANCORA SALUTI A TUTTI

  27. Ciao a tutti.

    In questi 20 anni di disturbi ho fatto un resoconto e sono arrivato alla conclusione che gli attacchi di panico sono il prezzo da pagare per la nostra eccessiva sensibilità.

    Un affettuoso saluto a chadisja che mette tanto ottimismo.

  28. Buongiorno cari FIORI, Buongiornissimo cara Dottoressa Corolla,
    in questi giorni avrei voluto scrivere : AAA ; cercasi SERENITA’ !!!

    Ho avuto un ” rigurgito ” nei confronti della paura , miè venuta, tornata , la paura della paura ; mi sono sentita invasa dalla FIFA
    (Federazione Italaiana ” Fifoseria ” Autonoma ) …..

    Ecco, Dottoressa
    carissima, dove mi ero persa ; avevo deviato per un sentiero fangoso, buio come la pece, dove c’erano solo corvi neri , truci avvoltoi, starnazzanti grida ….. insomma , praticamente la festa
    di …. ” Halloween “:….

    Ho sempre avuto paura dell’ irrazionale, del
    fosco ( ma Michele, mi spieghi come fa a paiacerti tutto ciò ‘, fermo
    restando che rispetto i tuoi gusti , ma io sono terribilmente
    impressionabile, e contrappongo a tutto questo la solarità, il bianco,
    che è uno fra i miei colori preferiti ), al proposito mi viene in mente
    un episodio della mia infanzia-Dottoressa, lo posso accennare un attimo, per ” liberarmene ” ?

    – Frequentavo il catechismo , e si parlava molto dell’ angelo del male, cioè del diavoletto , mi ha talmente impressionato, che tornata a casa , ho riferito questa cosa ai miei genitori, dicendo che avevo tanta paura ; mi è stato detto : perchè
    ce l’hai addosso !!

    Sono stata una settimana senza dormire , e ogni
    sera guardavo sotto il letto…..
    Brrr, che paura!!

    Come sempre, come con la ” nascita “, che spero diventi rinascita , almeno per certi versi (poesia ), ORA capisco che certi frasi, affermazioni, buttate lì , con noncuranza o….?? , avevano su di me un effetto devastante, perchè così è credo per i bimbi, soprattutto per alcuni
    più vulnerabili, perchè sensibili ::.. si tratta ora da adulti di
    ridimensionare il tutto ……

    Per di più, credo di stare ancora elaborando il fatto del trasloco,
    come ha detto qualcuno che ha scritto prima di me, ogni ” cambiamento ” , ogni situazione ” nuova “, mi impegna molto emotivamente , elaboro le ” perdite ” in tempi lunghi; ecco perchè,
    in tanti anni , e ovviamente con tanti avvenimenti nel mezzo, si fatica, persomalmente fatico , a rialzarmi, a riprendere quota; ogni
    volta devo ricominciare , o quasi, da capo …

    Purtroppo non ho
    avuto una vita lineare, tranquilla , fra spostamenti, ritorni alla mia
    città d’ origione, per un lavoro frutto solo di un caso , solamente tecnico, freddo , fatto di orari massacranti , notturni, …da lì ho iniziato
    la mia discesa, ovviamente , nel mezzo, altri cambiamenti , tornare sui propri passi, nel mezzo altre vicissitudini , sgambetti del destino, problemi familiari, affettivi ….. ( chiedo scusa, mi rendo conto
    che ci sono situazioni ben peggiori , ma è sempre il solito discorso:
    sono le persone più vulnerabili, a farne le spese, a pagarne le conseguenze ….. ed eccoci qua , oggi con la consapevolezza che
    la Vita è bella, anche se piena di insidie, che ogni volta BISOGNA
    rialzarsi, per se stessi, per chi ci stà attorno : è un dovere, come
    è un diritto vivere la Vita nel migliore dei modi …..

    Infatti…!! e poichè, piove sempre sul bagnato, in questi giorni mi
    sto muovendo per il mio secondo fine, e non solo , ( spesso anche
    portandomi appresso l’ mp3 sos vademecum, nella borsa e sottobraccio il libro della Dottoressa Laura Bolzoni Codato!!!!! )…..

    Così a momenti in cui perdo guanti antiscivolo, scarponi chiodati,
    perfino il sacco a pelo con i pochi, ma necessari strumenti di sopravvivenza, alterno momenti in cui mi ” ringalluzzisco “, fuoriesce tutta la mia grinta , la mia voglia di vincere , di persistere, la mia voglia di rispondere alla sfida della VIta….!

    Al proposito mi viene in mente una frase di un film di A: Sordi, in
    cui di fronte ad un piatto di spaghetti , afferma: mò, mi hai provocato, e mò me te magno !!!!!

    Così bisogna fare con la Vita,
    così trasferisco questa frase alla Vita : mò , mi hai sfidato, mò io
    ti vivo , e in questo c’entra anche la paura !!!

    Oggi è così ,
    spero sia sempre così, per TUTTI !!!

    Alla domanda , qual è la paura più grande che hai quando devi uscire di casa…. beh, ancora forse quella della “solitudine” , ogni tanto, e la distanza…..!!!

    -cosa provi dentro di te quando pensi alla paura … ancora solitudine,purtroppo…. ( ancora lo stare in compagnia ” solo del me stesso “,
    a volte non è ” sufficiente “…. ma ci stiamo facendo un bel lavaggio del cervello, insieme a tutti gli altri consigli della Dottoressa Laura Bolzoni Codato, alle esperienze di cari amici – fiori che sono a buon punto … tra l’altro, quando occorre, non solo porto la mia ” piccola “, sempre con me,
    ma se occorre…pure in braccio , sono quasi io la “sua mamma”…
    -( è sbagliato , Dottoressa, carissima ?)-

    Quali sono i luoghi dove ti fà più paura andare ?

    Beh, farei prima a dire , quali sono quelli dove NON mi fa paura…. ma in alcuni
    occorre andare …. senz’altro , comunque posti lontani , con aereo ( !! ) , treno, mezzi di grossa locomozione, ma , ripeto, lontani !!!

    Ho apprezzato tanto l’intervento di Chadiscja, di Michele ( sono strafelice per te, carissimo ), il saluto di Valentina Inn , la mia capricornina agguerrita , con livewlli di stima più alti, brava;
    il saluto di Nic , dolce e forte ( Nic, chissà come sta il caro Nicola,
    speriamo non si sia “spaventato “, per lo scivolone…. proviamo a
    chiamarlo insieme,; 1,2, 3, via :Nicolaaaaaaaa , dove ti sei smarrito o trattenuto ?
    ) ed è sato un piacere conoscere altri Fiori, ciascuno con la propria storia , la propria identità , e conseguenetemente le proprie paure ….)

    Oggi, per esorcizzarla, sul tardi, ormai, mi mescolerò ad una festa appunto di Halloween, dove ci saranno bimbi e genitori travestiti da
    elfi, streghette, diavoletti, draghetti o …. peggio….!!! farò satre di
    fronte alla paura la mia ” piccola “, ma la rassicurerò , dicendole
    che è solo un ……. gioco !!!

    Buona Domenica, un ABBRACCIO e un SORRISO

    1. GRAZIE FRANCESCA!

      Che gioia leggerti di nuovo, che bello sapere che stai bene e che, abbracciata alla tua “piccola”, armonizzi con impegno e cura la paura e la fiducia nella vita!

      E quando ti senti sola, torna qui , ancora e sempre qui, con noi, nel nostro profumato Giardino-Blog, come lo hai nominato tu!

      In questi giorni sono impegnata nelle attività off-line, ma la prossima settimana mi dedicherò con gioia a rispondere ai commenti e alle domande dei nostri lettori, così dirò una “cosina” a te e alla tua “bambina”.

      Bella, naturalmente!

    2. GRAZIE MICHELE, GRAZIE CHADISJA!

      I vostri successi sugli attacchi di panico e sulla paura di deglutire, ottenuti molto velocemente, possono ispirare e motivare tante persone, che ancora sono prigioniere e smarrite dentro questi due grandi problemi.

      Bravo Michele, brava Chadisja, bravi!

  29. ciao a tutti e un saluto speciale alla dott.ssa laura,
    in questo ultimo periodo mi sono avvicinata al blog ed ora comincia ad interessarmi, mi sento “quasi” facente parte di questo giardino.

    L’articolo è ricco di tanti spunti e le condivisioni sono piccole magie;
    rispetto a qual’è la paura che provo prima di uscire, cosa provo quando penso alla paura, quale luogo mi mette paura, posso rispondere che è veramente tutto relativo e collegato al momento storico, per esempio oggi mi sento di dare poco ascolto alle paure che vengono a trovarmi, mentre cinque giorni fa vivevo un mondo grigio e nero, colmo di ansia, paure e pensieri circolari, per me è già un successo avere attimi di quiete, di forza e di volontà e cerco ogni giorno di ampliare e amplificare questi momenti, spero sia la mossa giusta, inoltre cerco di fare cose interessanti per esempio ho organizzato una gita in un bosco a raccogliere castagne con i miei bimbi e mio marito, un altro giorno gita a venezia e cosi via… anche queste mi sembrano piccole conquiste perchè fino a poche settiamane fa quando si parlava di vacanze o gite andavo in tensione, rifiuto e spesso crollavo piangendo per la paura di non farcela.

    Mi sento fortunata di poter condividere il mio essere con voi…grazie!
    immensamente grazie laura.

    ciao

  30. Carissimi amici, carissima dott.ssa Laura Bolzoni Codato è in effetti da un po’ che non mi faccio sentire ma ho comunque continuato a leggere con interesse e partecipazione tutte le vostre vicissitudini positive e meno positive, ma comunque tutte sempre importanti per condividere le nostre varie problematiche.
    Mi scuso se nei precedenti messaggi non compariva la mia e-mail (pensavo che come il nome fosse inserita in automatico dal sistema). Ora ho provveduto spero sia tutto ok!

    La ragione per la quale non mi sono ancora fatta sentire è perchè mi trovo ancora “stagnante” nella primissima e primordiale fase di lavoro suggerita dalla dott.ssa Laura ossia l’accettazione dei propri limiti. Continuo a lavorare in questa direzione ma la situazione ormai cronicizzata rende tutto più difficile. O forse dovrei semplicemnete individuare obiettivi più minimi, ma come già anticipato in altre nostre discussioni percepisco anche queste rinunce come fallimenti.

    Provo a concentrarmi sui temi di questo mese proposti dalla dott.ssa.
    Condivido anch’io, come molti hanno già riportato in questo blog, che ormai il problema principale sono l’ansia anticipatoria e i vari sintomi fisici che l’accompagnano in maniera sempre più insistente e invalidante.

    Questo mi porta a numerosi evitamenti, tra i quali anche importanti impegni di lavoro e impegni familiari, compromettendo molto spesso fiducia, rapporti, affidabilità… e andando anche contro quelle che sono le mie caratteristiche di personalità, le mie modalità relazionali e la mia disposizione ad aiutare comunque sempre chi ne ha bisogno.

    I luoghi “della paura” come molti di voi hanno accennato sono molti… quasi tutti nei momenti no!

    Per me in particolare i luoghi da cui è difficile “scappare” (code, uffici, parrucchiera, riunioni…), il supermercato, viaggiare da sola… sempre naturalmente per la paura di star male, di svenire e tutti gli altri sintomi già da voi ben descritti e ben conosciuti!

    Non parliamo poi del dentista!! Per questa paura sto fortemente compromettendo la salute e l’estetica della mia dentatura.
    Qualche anno fa facendo un grosso lavoro su me stessa ero riuscita con grande successo a recarmi finalmente dopo anni dal dentista per delle cure che sono durate parecchi mesi.

    Avevo segnalato questa mi condizione di ansia.
    Nessuna paura per dolore o altro ma purtroppo in quell’occasione il dottore, vedendo lo stato della mia bocca, ha iniziato a inveire dicendo che questa era pura paura, come avevo fatto a ridurmi in qello stato… attirando l’attenzione delle assistenti, segretarie e altre persone che attendevano fuori dallo studio… vi lascio immaginare la vergogna e l’imbarazzo che mi hanno totalmente pietrificata e resa incapace di reagire.
    Da qui il nuovo blocco!

    Mi piacerebbe quindi trovare professionisti più comprensivi anche verso le problematiche che ahimè quotidianamente noi viviamo con grande difficoltà!
    C’è poi un’altra cosa, inerente i temi di questo mese, che avrei piacere di condividere con voi ma magari in una latro messaggio… non vorrei rubare spazio alla discussione degli altri amici del Blog.

    Un caro saluto a tutti!

  31. cara laura bolzoni
    grazie a te riesco oggi a fare tante cose che prima non pensavo neanke piu di fare e ti ringrazio ogni giorno che passa
    pero mi rimane una domanda importante da farti
    perkè secondo te le mie piu brutte e orribili crisi e ricadute mi accadono
    quando si tratta di mia figlia
    ho sempre paura di perdere il controllo verso di lei
    quando fa tanti capricci insistenti
    e pure non è mai accaduto di torcergli un capello e neanche di urlarla piu di tanto la amo piu della mia stessa vita
    forse perkè ho avuto un infanzia sgradevole sotto il punto di vista della violenza
    cosi tanto da odiare la violenza sotto tutti i punti di vista
    però le mie crisi mi rifanno sempre rivivere i miei brutti ricordi non facendomi godere la tranquillita che mi piacerebbe avere quando sono con mia moglie e mia figlia le quali sono tutta la mia vita
    e non vorrei mai che potesse capitare quello che capitava nella mia famiglia quando io ero piccolo
    laura dammi un ottimo consiglio anche per superare questa brutta sensazione sgradevolissima
    ti saluto e spero ke mi risponderai al piu presto
    grazie antonio

  32. Salve a tutti!Sono Federica e ho 28 anni.Eccomi di nuovo qui a condividere con voi un pò di esperienze!
    Sembrava passata quasi del tutto l’ansia ed invece dopo vari giorni passati a mille a causa di impegni universitari è di nuovo tornata 🙁 nonostante con qualche trucchetto sono riuscita ad evitare l’attacco.
    Come sempre ho seguito il consiglio della Dottoressa Laura a non soffermarmi sulle sensazioni fisiche, senza esasperarle,senza diciamo mettermi sotto osservazione. Di nuovo ecco la sensazione di non tenermi in equilibrio,di non sentire bene con l’udito e poi ancora quel senso di de-realizzazione soprattutto con le luci basse della sera e quelle al neon.Anche ora mentre vi scrivo sento e vedo tutto opaco!Non ho più la sensazione che avevo giorni fa di spaccare il mondo…alcuni momenti torna ancora quel senso di vuoto e di paura che si camuffa dietro ad espedienti fisici!
    Ma non demordo!! Sono viva e sono qui!
    Continuo a ripetermi che ce la farò!
    CE LA FAREMO, NOI ABBIAMO LA CHIAVE!
    Federica

  33. Buonasera, Dottoressa, quando potrò avere l’onore di una sua risposta ? (davvero desiderata)

    Cari saluti
    Nic

    1. Cara NIC, mi hai fatto una domanda seria sui Fiori di Bach, che non può ricevere una risposta immediata e superficiale, assecondando quel senso di urgenza che non è adatto alle cose importanti, che, richiedono tempo, e che quindi non possono essere rapide.

      Pur avendo tanta conoscenza ed esperienza sul metodo del medico inglese Edward Bach, pur essendo i fiori le piante della psciche, questo tema riguarda la medicina naturale e la naturopatia, non l’area della psicologia.

      Inoltre, non essendo un metodo scientificamente provato, nè completo, non lo posso seguire e consigliare a cuor leggero.

      Nel mio percorso per uscire dal disturbo di ansia e panico, non propongo i fiori di Bach, anche se li ho amati.

      Tuttavia ci sono molti elementi utili e interessanti , riguardo all’approccio alla malattia e ai sintomi organici, che è bello conoscere.

      Ho scritto a mano con la penna sul bel quaderno che dedico al Blog la risposta per te, oggi pomeriggio, mentre un forte vento confuso con tanta pioggia, mista a neve scuoteva la natura, che ammiravo dalla finestra, che è di fronte alla scrivania dove ero seduta.

      Nella casa di montagna, dove viviamo per la maggior parte dell’autunno e dell’inverno siamo quasi a mille metri di altitudine, le montagne sono già candidamente coperte di neve e internet, che arriva con una linea area, funziona sì e no, va per un po’ e poi tace, riprende e poi sta muto e in silenzio, rendendo lento il processo di scrivere sul Blog.

      Spero, tra questa notte e domani di farti trovare on- line, trascritta in linguaggio html, la risposta che desideri sul tema: “Attacchi di panico e fiori di Bach: funzionano?”

      Ti ricordo che ne parlo anche a pagina 26 del mio libro-Ebook Panico Vinto!

      Vuoi intanto raccontarci qui sul Blog che test hai fatto, che fiori di Bach stai prendendo e soprattutto vuoi condividere con noi la risposta a questa domanda impotante: ti aiutano a controllare la paura di salire in macchina, quando guidano gli altri, quando percorri le temute strade trafficate e le terrorizzanti gallerie?

  34. Cari, eccomi di nuovo a voi.
    Come anticipato nel mio precedente post volevo confrontarmi su una questione che in questi giorni mi getta particolarmente nell’ansia.

    A breve dovrò tenere una conferenza a più di 300 persone.

    Potete immaginare quanto la cosa mi crei ansia, fortissima ansia anticipatoria e paura con tutta la sequela di sintomi somatici che non riesco a controllare, tra i quali anche irrequietezza motoria e desiderio irrefrenabile di scappare.

    Molte altre volte ho attuato evitamenti inventando scuse di ogni tipo e dicendo che avevo l’influenza.
    “Ma sei matta?” Mi direte voi… ma dove sei andata a cacciarti?

    Ebbene l’ho pensato più volte anch’io.

    Ma rinunciare alla mia professione nella quale sono stimata e per la quale ho fatto sacrifici e molto studio proprio non ci sto.

    Lasciare il posto ad altri, magari meno preparati sull’argomento ma che però non soffrono di panico e quindi alla fine sono più affidabili di me? No, non ci sto nemmeno così.
    Presunzione?
    Superbia da parte mia?
    Non credo… ma non voglio assolutamente che sia il panico a vincere.

    Vorrei eventualmente essere io a decidere come gestire il mio lavoro, i miei impegni… non voglio che ansia e panico si intruffolino e decidano loro per me!

    Su questo vorrei confrontarmi con voi…

    Inoltre chiederei cortesemente alla dott.ssa Laura Bolzoni Codato qualche consiglio pratico per affrontare al meglio questo impegno e per tenere sotto controllo l’ansia anticipatoria di questi giorni.

    Credo che nella sua esperienza professionale possa capire bene questo tipo di impegno.

    Grazie a tutti quelli che vorranno fornirmi consigli e suggerimenti…

    Un caro saluto

  35. ciao a tutti
    virginia scusa se ti rispondo io che sto piu o meno tutti i santi giorni nella tua situazione quindi dovrei avere tutti i giorni l influenza ti dico che quelli che sentiamo sono unicamente sintomi e fastidi ,creati unicamente da noi stessi ,io sinceramente anche avendo gli stessi e atroci sint.riesco sempre a non fare figuracce e me la cavo meglio del dovuto perkè faccio più attenzione a come mi muovo a quello che dico
    anche se come te non riesco a dimenticare e cacciare fuori quella seconda personalita che mi affligge ma ti posso dire che ultimamente sto molto meglio non bene del tutto ma alcuni giorni piu di prima devo solo prolungare i periodi di benessere e fare molta esercitazione per eliminarla da tutti gli angoli della mia mente
    sperando che la dott. ci dia dei consigli utili per alleviare la sofferenza del nostro cammino

    1. Chiedo a VIRGINIA sul tema dell’ansia anticipatoria legata alla paura di parlare in pubblico.

      Mi puoi completare la domanda a cui ti risponderò molto volentieri nei prossimi giorni, per cortesia?

      Le 300 persone, che rappresentano il pubblico a cui tu parlerai chi sono: psicologi, come te, terapeuti, infermieri, medici oppure persone che soffrono di attacchi di panico?

      Mi spiego, parlerai a persone del settore oppure a un pubbico vasto e vario?

      Su che temi terrai la tua conferenza?

      Conosci bene gli argomenti di cui parlerai?

      Che taglio vuoi dare: tecnico oppure caldo e umano?

      In che tipo di sala parlerai: fredda oppure atmosferosa, illuminata dalla luce del giorno oppure dalle luci al neon, perchè è sera, in ospedale, in una clinica, in una sala stampa?

      Dove?

      Grazie!

  36. Buongiorno a tutti,
    ho 26anni e mi sono avvicinata al blog di recente…non ho avuto una vita molto felice, ho perso mia mamma quando ero piccola e ho dovuto crescere da sola molto in fretta, ma pensavo che questo mi avesse resa piu’forte. ho sempre preso la vita di petto senza aver paura di niente.
    tuttavia negli ultimi mesi ho sofferto di un una rara forma di emicrania molto debilitante che mi ha spaventata e costretta a stare a letto per un po’di tempo.ho tentato di ignorare la malattia e andare a avanti con carriera e impegni vari…ma l’ansia e lo stress mi hanno bloccata.putroppo solo di recente ho capito che non e’sempre l’emicrania che mi fa venire i giramenti di testa e dolori muscolari, bensi l’ansia.
    ho avuto 1 attacco di panico 3settimane fa e da allora non voglio uscire da casa sola (lavoro da casa) ho paura di sentirmi male e che nessuno mi aiutera’.
    Vivo all’estero per lavoro, a parte i problemi di salute che per fortuna si stanno risolvendo posso dire che sono felice, ho un fidanzato stupendo un lavoro fantastico, tanti amici..odio non poter uscire da casa.
    tutto e’cambiato cosi in fretta:prima di agosto andavo a correre tutti i giorni almeno 5km, adoro passeggiare, specialmente in autunno quando le foglie arancioni cadono dagli alberi..ma ora non posso godermi niente. Il solo pensiero di uscire mi fa stare male.
    Provo a sforzarmi di uscire 5minuti a pranzo da sola e continuare ad andare a cena fuori, a teatro con il mio ragazzo, se sono con lui sto un pochino meglio.
    leggere le esperienze di altre persone mi fa stare meglio, grazie.

  37. Ciao a tutti!
    Virginia ho vinto la paura di parlare davanti ad un pubblico proprio sabato scorso,l’ho fatto perchè dovevo presentare la mia parte di un progetto fatto per la cattedra dove venerdì terrò un esame!

    Volevo rinunciare al gruppo proprio perchè dovevo parlare, ma alla fine l’ho presa come una sfida con me stessa e ce l’ho fatta!

    Certo che dopo giorni di ansia per questa cosa ho avuto un calo brusco moralmente.adesso pago lo strees ma ti posso dire che il pensiero di esserci riuscita mi fa sperare sul mio fututro e sul fatto che il panico si può vincere.

    Provaci anche tu non tirarti indietro,mentre parlerai pensa che stai facendo un grande lavoro per te stessa!

    In bocca al lupo !

    Federica

  38. Grazie Federica per il tuo incoraggiamento e un brava a te che non ti sei tirata indietro di fronte a questo impegno.
    Un grazie anche alla dott.ssa che come sempre ha saputo raccogliere in tempo le nostre (e in questo caso in particolare la mia) richiesta di aiuto.
    Allora provo a delineare i punti chiesti dalla dott.ssa Laura Bolzoni Codato.
    1) L’uditorio sarà composto da professionisti di vario tipo ma che si occupano di tematiche non certo direttamente connesse ai disturbi di ansia e panico.
    2) il mio intervento sarà su aspetti piuttosto tecnici e metodologici inerenti la didattica; il taglio sarà quindi piuttosto tecnico come impone l’ambiente anche se io cercherò di dare come sempre un taglio umano, di condivisione e confronto sulle tematiche trattate. Purtroppo i numeri non aiutano (è difficile tale modalità di integrazione con un gruppo di 300 persone).
    3) Conosco molto bene perchè me ne occupo da anni degli argomenti che dovrò trattare. Non sono preoccupata per i contenuti da illustrare o per le domande che l’uditorio mi può porre, ma ho paura di star male, ho forte ansia anticipatoria con i sintomi somatici molto forti ed evidenti. Ho già comunque affrontato situazioni simili con buon esito in passato, ma ora mi trovo in un periodo piuttosto critico per l’ansia e mi sembra di non potercela proprio fare questa volta.
    4) Parlerò in una sala conferenze da 300 posti, con luce al neon e senza finestre. Solitamente con temperatura dell’ambiente molto alta (riscaldamento) che mi produce non pochi problemi legati alla bassa pressione.
    5) Sarò parecchio lontana da casa, non nella mia città e da sola.
    Spero di essere riuscita a chiarire.
    Grazie dott.ssa Lura in anticipo per la sua risposta.

  39. Buonasera a tutti voi……….
    un saluto particolare alla dottoressa Laura………la mia bimba sta meglio ed io pian pianino mi sto riprendendo da quest’altra “botta”.

    Ho letto il post di Nic a proposito di fiori di Bach e……..desidererei dare un consiglio a questa nostra amica.
    I fiori di bach agiscono benissimo sui disturbi dell’ansia,personalmente ho avuto dei buoni risultati su persone che si sono rivolte a me nel corso degli anni.

    Consiglierei a NIC di rivolgersi a un buon naturopata della sua città che pratichi il test kinesiologico dei fiori.
    Ho provato vari metodi ma ritengo questo test molto attendibile dal momento che non è il terapeuta che decidere quale miscela di fiori consigliare, ma è il paziente stesso che sceglie le boccette che poi vengono testate dal terapeuta.

    Infatti il dottor Bach nei suoi testi parla di autoguarigione.

    Questo test permette anche al paziente di avere risultati immediati in quanto attraverso il test sceglie i rimedi floreali più giusti per gli stati d’animo del momento.

    Di solito il percorso dura qualche mese con intervalli tra un test e l’altro di 20-30 giorni.

    I fiori sono 38, ognuno paragonabile ad uno stato d’animo diverso che attraverso il test formano una miscela in sinergia da far preparare in farmacia di piu essenze floreali.

    C’è poi il rimedio di pronto soccorso Rescue remedy sinergia di 5 fiori scoperto dal dott.Bach che serve nei momenti di emergenza come grossi spaventi,prima di un esame, dentista,ecc……e ritengo ottimo nei casi di ansia come rimedio immediato nella posologia di 4 gocce direttamente sotto la lingua.
    dal momento che tra i fiori ci sono parecchi tipi che curano l’ansia il test kinesiologico serve proprio per questo, cioè stabilire qual’è il rimedio più adatto per la TUA ansia.

    Ad esempio Mimulus è il rimedio per le paure, Rock rose ottimo per gli attacchi di panico,Agrimony per chi nasconde la profonda insoddisfazione dietro una maschera di apparente serenità,ecc…..

    Ti consiglio di leggere testi di Bach per saperne di più, comunque sarò ben lieta di spiegarti altro in questo spazio con il permesso ovviamente della dottoressa Laura.

    Un grande saluto a tutti voi voi, vi leggo sempre e sono molto contenta dei progressi che tutti insieme stiamo facendo con l’aiuto della nostra dottoressa Laura Bolzoni Codato.

    Grazie di cuore!!!!!!!!!!!!!!Carmela

  40. Sempre per NIC

    Dimenticavo se decidi di assumere i fiori fallo tranquillamente non ci sono effetti collaterali o altro………

    Però non tralasciare minimamente i consigli della dottoressa Laura Bolzoni Codato per debellare definitivamente i tuoi disturbi.

    I fiori sono un valido aiuto però la consapevolezza e l’unico modo per uscirne definitivamente…………

    Ciao

    1. Grazie Carmela!

      Mi fa piacere se desideri approfondire il tema dei Fiori di Bach per Nic e per tutti i nostri lettori.

      Che bello sapere che la tua bambina sta bene, vedrai che insieme supererete la paura di questo brutto momento!

      Ricordati di tenere controllato il suo livello di stress emozionale, in armonia con la sua sensibilità.

      Sei una mamma meravigliosa e una naturopata generosa!

  41. Ciao a tutti, cari fiori.
    Grazie alla Dott.ssa Laura per la gentile risposta ed a Carmela, per avere approfondito il discorso sui fiori di Bach: vedrò di leggere qualcosa in proposito, per approfondire..
    Nicola, dove sei?

    Un abbraccio a tutti e serena notte
    Nic

    1. BRAVA FEDERICA!

      Mi piace molto la determinazione e il coraggio con cui hai affrontato la sfida con te stessa di parlare in pubblico.

      Ho trovato bella e profonda la frase che hai dedicato a Virginia: “Non tirarti indietro, pensa che stai facendo un grande lavoro su te stessa!”

      Confermo e condivido pienamente le tue parole.

      Quando noi tentiamo di superare le nostre paure, non avvertiremo mai la sensazione di aver fallito.

      Sentiremo di aver fallito, quando non proviamo, quando non tentiamo, quando rimaniamo bloccati in casa, al di qua della paura.

      La via della liberazione dalla paura e dall’ansia anticipatoria ( la sua cara “sorellina”) passa attraverso il fare e sbagliare, fare di nuovo e sbagliare di nuovo, ritentare e sbagliare ancora una volta….

      Fare e migliorare sempre è il segreto per stancare le paure!

    2. BENVENUTA MICHELA!

      L’attacco di panico, che hai sperimentato tre settimane fa, ti ha molto spaventata, perché è stato un evento improvviso dal volto terrificante, capitato nella tua bella vita serena.

      Nelle settimane successive ti è accaduto interiormente di rimanere in uno stato di allerta, in attesa di sentire eventuali nuovi attacchi, similmente a quando, dopo un vero terremoto sulla terra, a cui seguono le scosse di assestamento, le persone spaventate avvertono continuamente delle sensazioni di sbandamento.

      In realtà questo evento spiacevole è piccolissimo all’ interno della tua grande vita, costruita con tanta forza di volontà e molta fatica, per superare la solitudine reale derivata dall’abbandono prematuro della tua mamma.

      Però pur essendo piccolo questo episodio, ha lasciato un ricordo intenso che sta occupando tanto spazio nella tua mente e nella tua dimensione emozionale, al punto di bloccarti a casa.

      Immagina una bella tovaglia bianca di pizzo ricamata a mano ( la tua vita tessuta da te per ventisei anni con amore e con impegno) con sopra una macchiolina di inchiostro (l’attacco di panico di tre settimane fa).

      E’ piccola , ma da fastidio, disturba e soprattutto va lavata subito, va pulita prima possibile altrimenti più passa il tempo, più sarà difficile eliminarla.

      Diventa importante per te, cara Michela, conoscere molto bene che cosa è un attacco di panico, capire perché ti è capitato proprio adesso, quali sono le circostanze che lo hanno favorito ( sicuramente lo stress lavorativo ha influito, ma anche il vecchio trauma del lutto di tua madre ha un peso, la sensazione di solitudine e non solo….), come fare per non averne paura e soprattutto che strada percorrere per uscirne fuori in fretta?

      Sei nel posto giusto al momento giusto, ti trovi in un Giardino-Blog, curato con amore e con passione da persone sensibili e meravigliose, che raccontando pezzettini della loro vita, si aiutano, si confrontano, condividono le loro esperienze, i loro successi, i fallimenti, i momenti bui e gli attimi di gloria e di successo, pongono domande, danno risposte.

      Ti consiglio di leggere con interesse tutti gli articoli e tutti i commenti dei lettori, dove puoi trovare anche le mie risposte.

      Un altro strumento prezioso è l’ascolto degli mp3 , che puoi scaricare gratuitamente sul tuo computer e portare con te dappertutto, in un iPod oppure in un lettore CD.

      Dopo che ti sei iscritta, mettendo il tuo nome nel form che trovi qui sul Blog , riceverai, sempre gratuitamente con cadenza mensile la mia newsletter, che contiene informazioni interessanti e inedite sul disturbo di ansia e di panico con e senza agorafobia.

      Indispensabile infine la lettura e lo studio del mio saggio autobiografico in formato ebook “Panico Vinto!”

      Lava subito la macchiolina scura, dedicati al tuo fidanzato e al tuo lavoro da casa, che ti piace, addestrati a ignorare i sintomi, che seppure spaventosi, non sono per niente dannosi, allenati, come facevi prima di agosto, quando correvi, a spostare l’attenzione e a percorrere a modo tuo, con il tuo stile e i tuoi tempi i dieci passi del percorso naturale per vincere il panico, da me creato e descritto nel libro-ebook.

  42. Buongiorno carissima dottoressa,quella appena trascorsa è stata una notte da dimenticare,trascorsa in bianco con tanta ansia.

    Ieri sera ho bevuto la mia solita tisana di melissa e sono andata a dormire abbastanza serena.dopo un’oretta di sonno mi sono svegliata di colpo con una terribile ansia alla bocca dello stomaco che non mi ha più fatto dormire perchè non sono riuscita a gestirla in nessuna maniera.

    Ovviamente poi ho cominciato a pensare e ripensare:un pò ero arrabbiata con alcune mie clienti che per vizio e abitudine mi cambiano sempre gli appuntamenti e così oltre a farmi fare delle levatacce mi mettono in difficoltà con altre clienti.

    E poi sicuramente quello che più mi agitava è che lunedì devo andare ad un corso di aggiornamento ad una cinquantina di km da casa,ovviamente in tangenziale!!!!

    Ciò che mi sconvolge è che non andrò da sola ma con una mia collega che è una carissima amica,potrei andare in macchina con lei ma ho deciso che VOGLIO andare con la mia auto…ma sono terrorizzata!!!!!

    L’ansia anticipatoria è la solita bestia nera che mi tortura e non mi fa essere serena,mi fa sentire diversa dagli altri,quasi un marziano…..ma possibile che bisogna stare così male per una cosa tanto banale e tanto normale?mi è sempre piaciuto fare i corsi di aggiornamento,ma ultimamente avevo mollato un pò proprio per la paura di spostarmi da sola,ma questa volta ho paura anche se non andrò da sola….mi dia un consiglio cara dottoressa,in questo momento mi sembra che tutto ciò che ho imparato da lei sia sparito dal mio cuore e dalla mia testa.

    un caro saluto

  43. Grazie Dottoressa!
    Credo sia giusto proprio tentare e pensare che lo stiamo facendo per noi stessi!

    Aver vinto la paura di parlare in pubblico mi ha dato una grande forza d’animo!

    La mia sorellina ANSIA è sempre qui…domani ho un esame e non so come andrà!
    Ma ci provo e se andrà male accetterò la sconfitta e i limiti che ho avuto nello studio,andrà bene la prossima volta vorrà dire!

    Se non ce la farò cercherò di non attribuire il fallimento alla mia ansia ma al fatto che nella vita si vince e aimè alle volte si prede!

    A presto!

  44. Cari Fiori, cara Pregiatissima Unica Dottoressa Rosa – Corolla, sempre in mezzo e intorno a noi ….

    Buongiorno, o buonanotte (? ), visto l’orario in cui spesso si dedica alla cura del Blog – Giardino…

    Abbia cura di Lei, mi ( ci ) raccomandiamo….
    un saluto anche alle sue belle montagne innevate, e Grazie anche
    per le immagini che dà del luogo dove vive; con queste coordinate
    riusciamo ancora di più a sentirLa vicina, immaginandoLa muoversi
    nel Suo Mondo esteriore……

    Grazie anche per l’invito a tornare , in momenti di solitudine , che ancora sono purtroppo tanti, a passeggiare nel Giardino Blog…
    solitudine , dicevo , tanta a volte, perchè, sto ancora integrando il
    ” te stesso “, a volte sembra di perderlo nuovamente , o di non sentirlo forte , va e viene, un po’ ad intermittenza, come il Suo iInternet, o una lucciolina nelle belle serate d’ estate….

    Allora vado in crisi, mi ” spavento ” , ma poi, dopo un’attesa in silenzio, o cercato con mille espedienti : Puff , ricompare, per fortuna, con la mia ” piccola “, di cui mi sento quasi sempre più la ” sua mamma ” e, nonostante l’ età anagrafica ( ma l’età a una signora , non si
    chiede mai , e di più l’età anagrafica non va mai di pari passo
    con quella emotiva ), mi sento nuovamente ” stella alpina “, non più ” crisantemo ” o ” rododendro “, o stelo senza petali , o……
    e torna la voglia di rialzarsi, di riprendere a camminare da sola,
    la ” paura della solitudine “, della Vita , è più rarefatta
    , meno
    attanagliante ….. quindi a volte, cara Dottoressa, se anche Lei sta passeggiando contemporaneamente a me, o ad al tri Fiori, bisognerà prestare attenzione : potremmo incrociarci, che bello ….!!
    mai scontrarci , le cederò ( noi tutti le cedremo ) il passo :.. sia per educazione e rispetto, sia perchè ….. ” tanto gentile e onesta pare la donna mia , quand’ella altrui saluta “, come disse il Poeta…
    ( A proposito, cara Nic , anch ‘ io sento la mancanza di Nicolaaa );

    Così, capita che a volte si potrà sentire un ” ciach, ciak “( il rumore dei miei passi ), altre il silenzio più silenzioso, altre il rumore dello scalpiccio di foglie sulle strade qui INTORNO …..

    E in quei momenti, quando usciamo, anche se per tragitti brevi, io e la ” piccola “, ci teniamo per mano , lei incoraggia me, a volte, ed io lei, e diciamo : hai visto, camminiamo ! e c’ è anche una sorta di ” affollamento ” intorno a noi, stratagemmi che ci siamo ” costruiti ” per sentirci più forti , fintanto che la consapevolezza
    non sarà maggiormente consolidata , il me stesso più forte e integrato, la ” fiducia nella vita ” , un po’ migliorata , la fiducia negli altri , beh, qui ci sono lacune… ci sentiamo , io e la mia piccola, ancora più ” sicure “, e crediamo a quello che diciamo noi agli altri, piuttosto di quello che altri dicono a noi ; ma lasciamo perdere …..

    L’ Amore è ciò che ci anima , lassù
    c’è Qualcuno che ci ama , e l’ importante è sempre amare ,
    nel modo più spassionato, anche e soprattutto senza ” dò , ut res “,
    – dò perchè tu dia – , ( così magari se legge Nicola, forse gli viene voglia di farsi sentire … ), e mi viene in mente una frase che ho letto da qualche parte. dovremmo , noi, feriti , diventare madre di
    creature ferite…..

    In questo, e solo in questo sta, forse, una
    gracile felicità, l’ unica possibile in questo mondo …”

    In questo senso vorrei rivolgermi ad Antonio, spero di non sbagliare
    persona, io sono una distrattona, essendo segno d’aria, con ascendente aria, luna in bilanci-aria , che dice di temere di
    “perdere il controllo “, con la figlia che fà capricci, forse perchè per
    primo ha vissuto ” violenza “; stia tranquillo, proprio per questo ,
    come nel mio caso, per ” disamore “, credo si sviluppi , per una legge di contrapposizione, una sorta di volontà di ripercorrere
    la strada inversa , come ho fatto con mia figlia, ho dato affettività emotiva, anche se lei , ” più pratica ” di me , non ama molto le
    ” smancerie “, ma quando ce n’ è bisogno , sa dare e ricevere
    coccole, a modo suo ; l’ affettività è importantissima …..

    ( un caro augurio , a proposito , a Carmela, per sua figlia, e un saluto a te, Carmela, forza! )….

    A Michela, come a tutte le persone che si sono da poco scontrate
    col ” nemico “, raccomando, di seguire i consigli della Dottoressa
    Laura Bolzoni Codato; fai tutto ciò che è possibile per ” lavare la
    macchiolina ” ….fintanto che la macchiolina è ” relativamente fresca “, poi sai nella vita, può capitare che se ne aggiungano delle altre,
    e sarebbe un peccato dover usare ” antiruggini “, la tovaglia tutta si potrebbe sgualcire, perdere candore……ti auguro comunque una vita luminosa, con ” tovaglie” sempre immacolate !

    Ieri sono andata a fare un elettrocardiogr. per controllo, perchè
    nello stress del trasloco, in compagnia del ” nemico “, credo si sia affaticato un po’ ( io, poi ho un prolassimo mitralico congenito , con la nascita ” prosciugata “, credo, veramente sia già molto esserci ), ma voi , cari Fiori, non preoccupatevi, perchè il ” batticuore ” di quando il ” nemico ” si fàa sentire, è…… normale, anche se pare d’essere Titti, quando dice : oh, oh, mi è semlato di vedele un gatto!
    non facciamoci caso , infischiamocene , pensiamo ad altro, è l’ unico modo …… il dottore mi ha detto, lei è sicuramente emotiva!
    sì, ho risposto , e anche per questo ( ho – nel senso che va meglio ) sffro ( sofferto ) di panico e agorafobia ….. carinamente,
    mi voleva proporre Cipralex ( ! ), …. gli ho risposto cortesemente
    che sto tenrtando di seguire il metodo naturale della Dottoressa
    Laura Bolzoni Codato……meno male che al mondo esiste la libertà !! ( Però ; Dottoressa cara, ogni tanto soffro d’ insonnia , ed è dura; mi pare che avesse scritto che stava registrando un mp3
    per coloro che hanno problemi col sonno …… con calma, quando può , ci fà sapere qualcosa ? la camomilla effettivamente è ….
    molto blanda , per me, che col lavoro notturno di anni, anni fa ,
    mi ha scombussolato il ritmo sonno-veglia….. ogni tanto, lo confesso, prendo qualche goccina di un ansiolitico, per addormentarmi, che mi era rimasto in casa , ma a volte, non funziona e allora mi “spavento “….)

    Poi, mi sto ” muovendo per la caduta “(2 fine, uffaaaa )…..

    Ora vi saluto, ” fate i bravi ” , un caro saluto a tutti i Fiori, anche a
    quelli di Bach !!!!

    Un caro saluto alla Dottoressa , e a TUTTI, tutti !
    Un ABBRACCIO e un SORRISO ( Dottoressa, scusi, si ricordi anche la ” cosina ” per la mia ” piccola ” ; lo sa come sono i
    ” bimbi “, sono curiosi, e credono a ciò che gli adulti dicono…..
    quando può, senza fretta…. ancora grazie e un abbraccio caloroso)!!

  45. dott. buon pomeriggio
    siete fantastica
    grazie di tutto quello che fate per noi
    se vi capita di leggere anche il mio commento
    mi potrebbe essere tanto di sollievo una risposta
    grazie ancora

  46. per francesca

    che bello è stato leggerti!!!
    ho apprezzato il modo particolare in cui scrivi e descrivi, quando “parli-parliamo” alla dottoressa… condivido a pieno, grazie, graze per la condivisione.
    ciao

  47. Cari fiori, cara Corolla, sono stata assente un po’ di giorni perchè il mio cuore piangeva ed il dolore era forte:
    sabato è morto il nostro cane, dopo 18 anni di affetto e amore …
    Aveva due occhi scuri che io chiamavo perle , dolcissimi..

    Oggi pensavo a qualche anno fa, in cui io abbaiavo facendo gli ululati e lui rispondeva imitandomi..
    Quanto amore, quanto bene ha ricevuto da noi e da mio padre, finchè era ancora vivo…

    Poi lunedì mi trovavo in un ufficio pubblico per le pratiche quotidiane e ho visto davanti ai miei occhi l’inizio di una rapina, un uomo con passamontagna che minacciava un responsabile per farsi dare i soldi.
    E’ stato terribile, come avere avuto un bruttissimo incubo e mi è aumentata l’ansia…

    Mi sono avvicinata all’uscita dell’ufficio e sono scappata a prendere la macchina.
    Per fortuna da quella parte non c’era nessuno di loro, armato, altrimenti chissà come sarebbe potuta andare…!
    Meglio che non ci penso!

    Un abbraccio e se qualcuno è qui e mi vuole scrivere, mi farebbe un gran piacere, davvero

    Ciao,dolce Francesca, riproviamo a chiamare Nicola: 1 2 3 Nicolaaaa…!
    Nic

    1. Cara NIC mi dispiace tanto per il tuo angelo a quattro zampe dagli occhi di perla.

      Ha vissuto tanti anni, grazie all’amore che gli avete donato e che ha ricambiato in modo fedele e incondizionato.

      Adesso rimane dolcemente nei vostri cuori.

      Che lunedì da brivido!

      Ti consiglio di raccontare tantissime volte l’episodio della tentata rapina, da vari punti di vista, in modo da integrare lo shock.

      Ti sono vicina e faccio una carezza delicata al tuo amato cucciolone!

    2. RISPONDO AD ANTONIO

      Grazie della tua bella stima, sono molto contenta che stai meglio!

      Scusa se ho ritardato a risponderti, sul Blog scrivono tre persone con il nome di Antonio e una che si chiama Toni, ho fatto un po’ di confusione.

      E’ importante che tu tenti di separare dentro di te l’atmosfera della tua infanzia, dove purtroppo hai subito gli episodi di violenza, dall’infanzia felice di tua figlia, che ami, insieme a tua moglie, di amore incondizionato.

      I traumi che hai subito nel passato, se non sono integrati, mantengono il loro potere e quando tu vai in stress, perché la bambina fa i “capricci”, riaffiora alla tua mente la paura e il dolore che hai vissuto quando eri in famiglia e sentirai un impulso automatico, quasi incontrollabile a duplicare, a riprodurre il comportamento di tuo padre.

      Questa è la ragione profonda per cui senti la paura di perdere il controllo in quei momenti critici.

      Come fare?

      Innanzitutto divieni consapevole che tu hai il potere di cambiare la modalità che hai conosciuto in famiglia, che tu puoi educare tua figlia con amore e fermezza insieme, che tu puoi mettere come primo valore nella relazione con lei il “non ferire”, né verbale, né fisico.

      Se tu nei momenti critici, quando sei stanco, perché lei è più nervosa del solito, ti aggrappi al valore del “non ferire”, impedirai alla paura di perdere il controllo di dominarti.

      Quando vedi che incominci a essere stanco e nervoso, sai che quello è il momento più difficile, perchè a livello emozionale puoi anche perdere la pazienza.

      Cerca di fermarti un attimo prima che la stanchezza ti sopraffaccia e comunica chiaramente a tua figlia il tuo stato d’animo: “Ti comprendo piccola amata, ma se continui così, il papà fa fatica a rimanere calmo e in relazione con te, questo è un momento difficile da gestire per me, per favore calmati, per favore smetti di chiedere con insistenza le cose, per favore prova a comunicare quello di cui hai bisogno senza frignare e senza lamentarti, perché non serve, sono qua e ti ascolto, dimmi…..”

      I bambini comprendono molto bene il concetto di “momento difficile” che il genitore attraversa e siccome amano il loro papà e la loro mamma, collaboreranno nel migliorare il proprio comportamento.

      Quindi, in sintesi, non permettere che tua figlia “ti sfinisca “del tutto, fermala prima, aggrappati al valore più importante che c’è che è il non ferire, scegli di rinunciare a duplicare il comportamento scorretto che tuo padre ha avuto nel passato con te, comunica a tua figlia che se lei continua a comportarsi così per te diventa molto difficile ascoltarla e rimanere in relazione con lei, che per il papà questo è un momento difficile.

      Prova a sentire contemporaneamente dentro di te sia l’amore del papà per la bambina, sia la fermezza dell’ educatore che insegna alla figlia che cosa è il “sì” e che cosa è il “no”, che cosa è corretto fare e che cosa è sbagliato fare, che cosa è giusto e che cosa è sbagliato.

      La piccola sentirà che tu riesci a guidare la sua energia vitale, che a volte diventa esuberante e incontrollata, sentirà che tu sei un punto di riferimento fermo e sempre presente per lei, che tu riesci a comprendere i suoi bisogni e a soddisfarli, ma anche a manifestare e comunicare le tue personali esigenze.

      Così, mentre controlli la sua energia vitale selvaggia, domini contemporaneamente la tua paura di perdere il controllo di fronte a lei.

      In bocca al lupo!

  48. Carissima Dottoressa, Carissimi Amici Fiori!

    Rieccomi qui, dopo una settimana interamente passata all’università (giorno e notte…hanf hanf hanf!), a godermi un po’ di pace e serenità!

    E quale modo migliore, se non quello di tuffarmi in mezzo ai miei amatissimi fiori nello splendido Giardino-Blog della meravigliosa Dottoressa-Corolla?

    Cara Nic, ho letto con enorme dispiacere il tuo commento…il tuo amato cucciolone purtroppo è volato in cielo, ma la sua dolce immagine e il suo bellissimo ricordo abitano nel tuo cuore, e lì rimarranno per sempre: tienili stretti stretti!

    Per quanto riguarda l’episodio della rapina…accidenti, davvero un lunedì da paura!
    Per fortuna, però, è andata bene e non è successo niente…

    Anche a me capitò qualcosa del genere, circa due anni fa, solo che nel mio caso non si trattò di rapina: stavo tornando a casa insieme ad un mio compagno con il quale dovevo consegnare un progetto per un esame…era maggio, faceva caldo, sebbene fossero ormai quasi le 7 di sera.
    La luce del sole era ancora forte.
    Per accorciare il percorso, improvvisamente, ci venne l’idea di passare per una via non molto sicura, ma alla fine erano solo 10 minuti di strada…”Vuoi che succeda qualcosa proprio a noi?” ci dicemmo.

    Per strada, un uomo con un viso molto strano ci fermò per chiederci dove fosse l’università.
    Io, che non amo dare molta confidenza alle persone che non conosco, avrei risposto volentieri che non lo sapevo, ma il mio amico, da persona gentile ed educata, rispose subito che si trovava proprio alle nostre spalle.
    Improvvisamente, cominciai a fissare l’uomo con gran sospetto (intanto, aveva l’accento del luogo…come faceva a non sapere dove si trovasse l’università?
    Inoltre, bastava voltarsi per scorgere chiaramente l’edificio…eravamo a soli 150 metri da lì!), tant’è che lui se ne accorse e, ad un tratto, cambiò completamente tono di voce, chiamò a raccolta alcuni suoi “cari amici” che si trovavano lì vicino e, tutti insieme, cominciarono a minacciarci, a dire che volevano dei soldi altrimenti casa nostra non l’avremmo mai più rivista…

    Il mio amico (che era diventato talmente bianco e pallido che quasi faceva paura) non aveva un soldo in tasca, mentre io, fortunatamente, avevo i soldi dell’affitto che avrei dovuto pagare alla padrona della casa che ho preso vicino all’università: non ci pensai due volte e diedi quel che avevo…

    Loro, soddisfatti, se ne andarono e chi li rivide più…qualche giorno dopo, sul giornale locale venne pubblicata la notizia dell’arresto di una banda che estorceva soldi per strada ai passanti…erano proprio loro!

    Comunque, in quegli attimi mi prese una paura spaventosa, mi vedevo già caricato su un furgone, magari bendato e legato, e tenuto prigioniero. Vedevo i miei familiari piangere e quei delinquenti contattarli per un riscatto…

    Il che un po’ mi fa sorridere, se ci penso ora, ma di certo non quel giorno…ricordo che volai a casa e mi misi subito a letto…raccontai a tutti ciò che era successo, senza vergogna, senza esitare a dire che mi ero spaventato tanto, perché sentivo che dovevo accettare quel che mi era accaduto, che dovevo farmene una ragione.

    Evidentemente così fu, perché una settimana dopo, senza neanche più pensarci, rifeci la stessa strada e nessuna paura mi prese…

    Quindi, cara Nic, segui il preziosissimo consiglio della Dottoressa Laura Bolzoni Codato: racconta quel che ti è successo, più racconti e comunichi, più ti sarà facile “accettare”!
    Un abbraccio forte forte!

    Ooops, è tardi…devo volare a lezione!

    Prima, però, un abbraccio forte forte a Francesca, che con le sue parole dolcissime riesce sempre a comunicare gioia e serenità, a Michela (purtroppo il primo attacco di panico lascia sempre l’amaro in bocca…ma non devi preoccuparti, anzi, anche in questo caso, accetta semplicemente quel che ti è capitato!), Paola, Antonio, Federica (in bocca al lupo per l’esame!), Virginia, Carmela, Lucia e tutti, davvero tutti quanti!!!

    PS: Nicola, aspettiamo con ansia (un termine a caso!) il tuo ritorno!!!

  49. buon giorno a tutti
    particolare l adott. bolzoni
    un grazie particolare per la completa risposta che mi ha dato ,riguardo ai miei problemi di relazione con mia figlia
    cerchero con tutto me stesso a seguire il consiglio ce la mettero davvero tutta affinchè possa godermi la pace e il bene in tutti i momenti che sto con lei
    un abbraccio a tutti quelli che stanno provando e che riusciranno a non vivere piu la paura di chi avuto paura

  50. Grazie mille a tutti per il conforto. Davvero fa molto piacere sentirsi accettata e capita.
    Voglio riprendere in mano la mia vita. Purtroppo le macchioline si stanno moltiplicando..e voglio fermarle prima che sia troppo tardi anche perche’ a breve dovro’ritornare a lavorare in ufficio (con orribili luci neon che oltre agli attacchi di panico causano fastidiosi mal di testa) e devo prendere la metropolitana tutti i giorni…

    Un abbraccio e grazie di nuovo di cuore,
    Michela

  51. buon pomeriggio a Laura e a tutti i fiori, chiedo spunto a chi può rispondermi: ho difficoltà a comprendere come mai vivo giorni buoni, ed altri giorni o momenti difficili, dove la sintomatologia si fa strada, dove mi sembra di perdere o adi aver perduto quello che fino ad un attimo prima stringevo tra le mani e piano piano stava entrando sempre più in profondità, verso la mia essenza. forse è normale, forse fa parte del percorso??? se qualcuno mi può dare spiegazione anche a livello materiale e razionale gliene sarei grato… grazie buon pomeriggio d’autunno, qui la pioggerella scende lieve, continua, e nutre profondamente le radici!

  52. Ciao amici cari, ciao dottoressa Laura.
    Leggo sempre con molto interesse i vostri commenti ed i vostri consigli.Ho appena passato l’influenza e quindi non venendo a lavorare ero rimasta indietro con la lettura, ma adesso sono di nuovo al passo!
    Ho trovato molto utile l’ultimo articolo pubblicato e nonostante sia tanto tempo che non soffro di attacchi di panico voglio ugualmente condividere con voi le angoscie che mi assalivano in passato. Quindi rispondo di seguito alle domande proposte.
    1. La paura più grande che avevo era quella che mi venisse un attacco di panico ingestibile, che mi costringesse a scappare dal luogo in cui mi trovavo e soprattutto di perdere il controllo di me stessa, magari mettendomi ad urlare e svenire. Una volta vedevo le persone che mi circondavano come nemiche, pronte a giudicarmi, ma venerdi è successa una cosa davvero illuminante che voglio raccontarvi. Sono andata dal dottore x farmi dare i giorni di convalescenza, ero nella sala di attesa con 38 di febbre che aspettavo il mio turno, un tempo mi sarei agitata e la mia debolezza mi avrebbe sicuramente fatto venire ansia e provocato la solita paura anticipatoria, ma in un momento sono riuscita a vedere la situazione in cui mi trovavo sotto un altro punto di vista. Infatti mi sono detta “sto proprio male, però se dovessi svenire e perdere il controllo della situazione qui ci sarebbe un sacco di gente che potrebbe soccorrermi” E dopo questo pensiero le persone sconosciute che erano li con me le ho viste amiche e ho provato un forte senso di sicurezza e di “amore” verso di loro. Sono i nostri occhi e soprattutto le nostre menti che creano nel nostro cuore le emozioni, ma se vogliamo noi possiamo trasformarle. Quando ho compreso questo, ho pensato subito a tutti voi e mi era venuta una gran voglia di comunicarvelo.
    2. Quando penso alla paura provo un forte senso di solitudine e smarrimento.
    3. Provavo paura nei luoghi dove ero “costretta” a rimanere, tipo riunioni, colloqui scolastici, cene ma il luogo che più mi indisponeva era la chiesa durante la messa, infatti tuttora che non soffro più di attacchi di panico a messa non metto più piede perchè la vivo con senso di costrizione, e questo mi dispiace perchè sento la mancanza di spiritualità nella mia vita.

    Gentile Laura vorrei poi fare una domanda relativa ad un vecchio articolo che avevi pubblicato, quello riguardante i fini da raggiungere.
    Sto analizzando un po’ la mia vita cercando di vedere cosa c’è di buono e cosa c’è da cambiare. Ho raggiunto molta serenità ad oggi, nonostante i numerosi impegni da mamma single. Tu avevi detto che prima di cambiare o lasciare qualsiasi cosa dobbiamo cercare di elevare al massimo questa cosa e se io guardo il mio lavoro, nonostante il mio impegno vedo che a causa di vari motivi non mi da più la soddisfazione di prima e spesso passo in ufficio 8 ore senza avere quasi nulla da fare, quindi non ho più stimoli e torno a casa la sera molto più stanca di quando non avevo neanche il tempo di andare in bagno. Adesso ho deciso di cambiare lavoro, nonostante la crisi perchè trovo assurdo il fatto di fare un lavoro senza passione.
    La domanda che ti vorrei fare è questa, nei miei fini da realizzare c’è anche quello di trovare un ragazzo che mi sappia amare che voglia bene a mio figlio e che possa costruire con me un bel rapporto d’amore, ma questo spesso mi appare un sogno irrealizzabile, forse perchè la realizzazione di questo progetto non dipende da me al 100%? Mio figlio mi impegna moltissimo, sono tutto il giorno in ufficio da sola, non ho molto tempo di uscire e coltivare amicizie, mi ritovo la sera sempre a casa sola senza poter scambiare 2 chiacchere con una persona adulta e questo mi fa sentire un soldatino che deve compiere sempre il proprio dovere senza un attimo di svago, nel silenzio più totale. Responsabilità e solitudine sono ormai diventate un’abitudine.
    Scusate lo sfogo, ma questi sentimenti ed emozioni avevano bisogno di essere esternati, e qui so di poterlo fare. Perchè voi cari amici sapete ascoltare e sapete comprendere.
    Spero che la mia condivisione sulla paura possa esservi d’aiuto.
    Vi abbraccio.
    Erika.

  53. Dimenticavo una cosa.
    Avevo paura anche ad entrare nelle gallerie perchè mi dava il senso di chiuso e mi mancava il respiro, poi ricordo che in questo blog avevo letto una condivisione davvero efficace che mi ha fatto superare questa paura. La persona che scriveva (che mi perdoni se non ricordo il nome) raccontava della sua paura di entrare nelle gallerie ma come di aver vissuto diversamente lo stessto episodio in un giorno di forte pioggia e forti temporali, perchè in quelle gallerie si è sentita protetta.
    Così quando mi capitava di entrare in galleria, immaginavo che fuori ci fosse una forte bufera con pioggia e vento, incredibile come il mio stato d’animo cambiasse come in un momento trasformassi le pareti chiuse della galleria da una minaccia ad una salvezza!
    Grazie per la condivisione che ha avuto il potere di farmi suoperare questa paura.

  54. Carissima dottoressa,non so se ricorda (con tutti i messaggi che riceve e gli impegni che ha!!!)che ho un fratello quasi ceco,comunque deve andare a fare delle analisi in un ospedale lontano alla fine del mese e di lunedi che è il mio giorno libero,così appena me lo comunica la mia bocca gli ha subito detto “ti porto io”,e contemporaneamente nel mio stomaco stava già salendo l’ansia e nella mia testa arrivavano tutti i pensieri negativi!!!!!! Mi sono arrabbiata,mi sono arrabbiata molto,mio fratello ceco ha bisogno di me ed io mi faccio frenare dall’ansia?Dottoressa non me ne importa nulla mi verrà tutta l’ansia anticipatoria di questo mondo ma DEVO portarlo,non posso permettere più alla paura di impedirmi di fare le cose,il problema è che mentre lo penso e lo scrivo lei è lì in un angolo che mi dice che tanto non ce la farò a liberarmene.è sempre così,per lunedì che devo andare al corso,quando devo accompagnare mio fratello,ma anche per ogni piccola cosa dove devo spostarmi da sola,e adesso pure in compagnia,è sempre lì che mi tortura…..mi dia un consiglio lei.un abbraccio grazie

  55. Mi è piaciuta molto la frase dell’articolo riguardante la paura, l’ansia che si nutre della nostra attenzione. Quanto è vero!!! Ma quanto è altrettando difficile ignorare sintomi, sensazioni, segnali del corpo e della mente! Se già riuscissimo a fare questo saremmo a metà dell’opera. Continuerà a lavorare con positività verso questa meta. Un caro saluto a tutti

  56. Buongiorno… a tutti …
    non riuscivo a trovare il blog dove vi eravate spostati!!

    … Volevo ringraziare la Dottoressa Laura Bolzoni Codato per il meraviglioso blog dove ha scritto di me e del mio problema… lo leggo e lo rileggo in continuazione…

    Da quando sono qui… mi sento meglio…

    sto uscendo da un periodo in cui non facevo più niente… mi ero lasciata andare molto fisicamente…non mangiavo più, non sorridevo più.. non vivevo più— stavo sempre in casa, ascoltavo i battiti e le sensazioni strane che il mio corpo manifestava, mi mettevo puntualmente in stato d’allarme…da lì ansia … attacchi di panico…

    Da quando sono qui ..in questo magico mondo …mi sento diversa…

    Ho letto il libro… veramente me lo sono mangiato… mi è piaciuto molto–ma la cosa che mi ha aiutato veramente tanto, è stato “parlare” con lei Dottoressa…
    avevo BIsogno di quelle PAROLE…dette in quel MODO … lei ha trovato la CHIAVE per potermi aiutare…
    io non ascoltavo più nessuno … compresi i dottori… mettevo in dubbio le loro parole …

    Da due settimane ho ripreso a studiare PSICOLOGIA(guarda caso!)

    Da due settimane mi sforzo ma sta diventando un piacere…ad uscire…vado a fare la spesa.. in profumeria… entro dentro i negozi.. senza quella maledetta sensazione di SCAPPARE subito…

    Lo faccio da sola… perchè devo mettere alla prova me stessa … devo capire… che anche se sono sola, non svengo .. e ne mi sento male…perchè sto bene.

    A volte capita di sentire quelle sensazioni … ma il pensarci di meno, mi sta aiutando tanto…
    il mio prossimo passo sarà riandare in palestra…
    tranquillamente… non facendo caso alle reazioni del mio corpo…
    ieri sono stata addirittura ad un seminario organizzato dalla mia università… 5 ore dentro una stanza con 50 persone a parlare delle relazioni interpersonali… beh quando sono entrata la mia prima domanda non è stata più:”E se mi sento male come faccio”?

    Sono entrata.. consapevole ..del mio corpo…
    consapevole della mia TESTA…
    che è la cosa più importante…
    sto tirando fuori una forza interiore che credevo di non avere più….

    Forse è vero però .. quando tocchi il fondo … ti rendi conto veramente.. che vuoi fare di tutto per poterne uscire…
    perchè credo che fondamentalmente la condizione che vivevo da vegetale… inconsciamente mi faceva stare “bene” nel senso .. ero io che volevo stare così… mi sentivo protetta , ero io che non volevo prendermi le mie responsabilità … non pensare ai miei progetti… ecc…

    Comunque sento di avere fatto tanti passi in avanti… mi sento sempre più forte… e la cosa più bella che sto tornando a VIVERE…
    io che adoro la vita… adoro parlare, ascoltare, conoscere.. apprendere e arricchirmi…sono curiosa del MONDO…non mi sembra vero… dopo due anni passati a non VIVERE più…

    Grazie a tutti voi.. per quello che scrivete… e per l’enorme forza che trasmettete… io continuerò il mio lavoro su me stessa… ma questa volta vedendo il bicchiere pieno.. stracolmo di SPERANZE, di SOGNI, di VITA…

    Grazie alla Cara e DOLCE DOTTORESSA Laura Bolzoni Codato , per la sua grande umanità… e per la nobiltà del suo animo… mi piacerebbe tanto un giorno conoscerla…

    un abbraccio tutti e a presto!
    SARA

  57. Grazie per il CALOROSO BENVENUTO, dottoressa Bolzoni.
    Non sapevo, prima di iscrivermi al Blog, l’effetto negativo che la luce neon ha sugli attacchi di panico. Mi chiedevo se ha un effetto immediato oppure se è la lunga esposizione a creare problemi.
    Ho la sensazione che l’errore più grande che ho commesso nell’affrontare il problema sia stato quello di non averne parlato mai con nessuno (tranne che con i miei genitori ma per giustificare rinunce e comportamenti).
    In questi giorni sto’ cercando di fare il versamento per l’acquisto dell’Ebook “panico vinto!”, ma all’ufficio postale, in coda……troppa gente!!!!
    A presto.

  58. buon pomeriggio a Laura e a tutti i cari fiori di questo splendido giardino,
    desidero regalarvi una preghiera di una donna speciale, “Madre Teresa di Calcutta”,

    Il giorno più bello? Oggi
    L’ostacolo più grande? La paura
    La cosa più facile? Sbagliarsi
    L’errore più grande? Rinunciare
    La radice di tutti i mali? L’egoismo
    La distrazione migliore? Il lavoro
    La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento
    I migliori professionisti? I bambini
    La felicità più grande? Essere utili agli altri
    Il mistero più grande? La morte
    Il difetto peggiore? Il malumore
    La persona più pericolosa? Quella che mente
    Il sentimento più brutto? Il rancore
    Il regalo più bello? Il perdono
    Quello indispensabile? La famiglia
    L’accoglienza migliore? Il sorriso
    La miglior medicina? L’ottimismo
    La soddisfazione più grande? La fede
    La cosa più bella al mondo? L’amore

    spero possa dare qualcosa anche a voi, spesso nei momenti difficili mi aiuta a rialzarmi o quantomeno a scuotermi dal torpore…
    grazie un caro saluto
    buona domenica…

  59. Ciao, cari fiori, come state? Francesca, Nicola, ci siete??
    Io dopo l’accaduto di lunedì non mi sono ancora ripresa, ho ancora addosso una forte paura, come se le mie emozioni, compresa la fobia di ADP salendo in macchina con altre persone, si siano accentuate.
    Alcune cose le ho messe mentalmente da parte, questa settimana, perchè la paura prevaleva..
    Ieri sono andata a fare un trattamento che mi ha rilassata, ma, poi, ero angosciata, di essere in giro sola, avevo paura ad andare alla macchine che, pure, era poco distante.
    Faccio respirazioni la mattina, per aiutarmi, ma lo stato d’animo è quello, spaventato.

    Un abbraccio
    Nic

    1. LA PAURA di PARLARE in PUBBLICO: COME DOMINARLA?

      Rispondo a Virginia

      Hai fatto molto bene a decidere di regalarti questa nuova opportunità di parlare davanti a un pubblico di 300 persone.

      L’ ansia anticipatoria tuttavia disturba la bellezza di questa tua decisione coraggiosa, rendendoti molto inquieta.

      Come fare a dominarla?

      Vediamolo insieme.

      Nel momento in cui hai preso la decisione di non ascoltare le vecchie paure e di tenere la conferenza pubblica, due aspetti di te sono entrati in conflitto e hanno iniziato a sfidarsi tra di loro.

      Come succede nel racconto di J.R.R. Tolkien dello Hobbit al protagonista Bilbo Baggins, che convive con due parti di sé: quella Tuc, avventurosa, proiettata verso il mondo e quella tranquilla, che vuole stare in pantofole davanti al caminetto a guardare il fuoco, mentre nella stanza si diffonde il profumo della torta, che cuoce nel forno.

      Queste due parti, che avverti insieme all’ansia anticipatoria, sono come due condottieri schierati con il loro esercito uno di fronte all’altro.

      Immagina Caio Giulio Cesare alla guida dei Romani davanti a Vercingetorige, capo degli Arverni: solamente uno dei due vincerà.

      Immagina Leonida nel 408 a.C. alle Termopili mentre guida l’esercito, composto da 400 spartani che perderanno eroicamente la loro vita contro i 300.000 Persiani, che vinceranno .

      Queste due parti di te, Virginia, sono difese da un esercito di identità schierate, alcune che rappresentano la tua parte Tuc e che parlano così:” Dai , vai, vedrai che ce la fai anche questa volta…Coraggio, non ti arrendere, non tirarti indietro”, le altre identità , che rappresentano la tua parte Hobbit, che dicono: “ Ma lascia perdere…ma lo vedi in quale pasticcio ti sei andata a cacciare? Ma stai a casa….che figura farai, se ti verrà da star male, da svenire…”

      Divieni consapevole della lotta aperta tra queste due parti e decidi tu, con un atto eroico a chi dare la vittoria, a quale delle due Virginie darai importanza e attenzione.

      Chi farai vincere?

      Una volta che hai fatto la tua scelta, continua a dare amore, cura e attenzione solamente alla parte che ti farà andare al Convegno, che ti farà parlare con successo e brillantemente davanti ai 300 ascoltatori, che ti manterrà sicura di te, che ti farà ignorare la sala senza finestre con le luci al neon, che ti farà controllare lo stato d’animo agitato e impaziente.

      Dai tu, per prima, la vittoria alla parte coraggiosa e costruttiva di te e lascia l’altra parte ansiosa e distruttiva alle Termopili, da sola, senza esercito, a morire di fame e di paura!

      Buon Convegno!

    2. RISPONDO A FRANCESCA

      Dolce e simpatica Francesca, ecco la cosina bella che ti avevo promesso e che ha incuriosito la tua amata “piccola”.

      Nei racconti della tua infanzia, anche nell’ultimo dove descrivi la frase infelice del diavoletto che avresti avuto addosso, mi appare evidente che la caratteristica delle ferite che hai ricevuto è stata prevalentemente verbale.

      Il mondo dei grandi ti ha parlato usando spesso frasi violente, parole forti, concetti sbagliati, inopportuni comunicati in momenti poco appropriati.

      Parole senza sensibilità.

      E tu…magicamente, come nelle fiabe, hai saputo trasformare il dolore in creatività, le parole brutte in parole stupende, il dramma in ironia e in simpatia.

      Potevi perderti in tanto dolore e tante sopraffazioni, invece ti sei ritrovata e sei diventata poetessa!

      Hai bevuto gocce di veleno e le hai sapute addolcire fino a farle diventare un buonissimo miele, che doni a tutti noi qui sul Blog-Giardino.

      La tua “piccola” va protetta dalla paura inutile delle frasi sconnesse e spaventose, che arrivano da un mondo esterno che sta sempre più perdendo i veri valori della vita e l’etica profonda basata sull’amore e sul rispetto dell’altro essere umano, la tua “piccolina” va fatta vivere nel mondo straordinario della poesia, lontano dagli attacchi di ansia e di panico legati al dolore antico, insieme a te, stupenda e amorevole Mamma!

  60. Grazie, carissima Lucia, per le bellissime parole di Madre Teresa! Davvero splendide!

    Sara, che bello sentirti parlare dei progressi che stai facendo! Sono davvero felice, e in particolare la tua frase “(…) sto tornando a VIVERE” mi ha davvero riempito di gioia!
    Continua così!

    Cof…cof…uffa, di nuovo mal di gola e raffreddore, a distanza di due mesi riecco i fastidiosi sintomi influenzali…
    Accidenti, molto raramente prendo l’influenza, ma quest’anno sto battendo il record!
    Ok ok…speriamo solo riesca a rimettermi entro la prossima settimana, che si preannuncia infernale: 3 esami in 3 giorni, ed uno dopo l’altro. Ehehe, “care” influenza, ansia, paura e tutto il resto…fatevi da parte perché non ho proprio il tempo di “giocare” con voi, né di pensarvi! Speriamo bene!
    Un calorosissimo abbraccio!

  61. Ciao a tutti! è sempre un piacere leggervi (mi ripeto, ma è proprio così)…sono di nuovo qui a scrivere perché rileggendo il mio commento devo fare un’integrazione, non avendo risposto alle domande della dottoressa…
    La paura più grande che ho quando devo uscire di casa è quello di avere un attacco, di svenire in mezzo alla strada, di non riuscire a tornare indietro…
    Quando penso alla paura…in realtà se penso realmente alla paura non riesco a focalizzare un pensiero…è quasi sfuggente, non so…
    Per quanto riguarda i luoghi che più mi mettono paura: al primo posto l’auto (se mi metto alla guida io, i miei attacchi sono stati in auto, compreso il primo)da sola non guido quasi mai, e questo inizia a pesarmi;se guido e accanto c’è qualcun’altro ho ansia…se guida un altro sono tranquilla.
    L’auto non ries o molto a gestirla, altri luoghi che mi fanno un po’ paura come piazze e luoghi della città che non conosco riesco a gestirli meglio. Ci sono periodi in cui sono assolutamente tranquilla e vado senza problemi, altri che anche scendere al supermercato sotto casa diventa un problema…
    Allora mi chiedo, se ho la possibilità di essere tranquilla e di riucire a fare ciò che voglio in alcuni periodi, potrei esserlo anche durante gli altri…
    Grazie

  62. Gentile Dottoressa,
    come sta? E’ un po’ che non scrivo a causa dei numerosi impegni che ultimamente non mi danno tregua, complici anche i controlli medici che questa volta sembrano non finire più. Ma non mi preoccupo per questo.
    Sono invece molto amareggiata e delusa di me stessa in quanto a breve avrei la possibilità di coronare finalmente il mio sogno nel cassetto, ma ahimè, per farlo dovrei prendere l’aereo e io non ne ho il coraggio.
    Se ne andrà così anche questa opportunità e io sarò sempre come “Il visconte dimezzato” di Calvino.
    Non sono serviti nè tanti anni di psicoterapia, nè di medicinali; alla fine sono rimasta quella che sogna e basta.
    Riguardo alla causa originaria del panico lei afferma spesso che è indispensabile identificarla, ma se non ci sono riusciti gli psicologi come mi è possibile trovarla?
    Forse lei può aiutarmi?
    Le rinnovo il mio desiderio di venirla a trovare!!!!!!
    Colgo inoltre l’occasione per ringraziare Erika del bel regalo che mi ha fatto. Non capita spesso che attraverso l’esperienza di pregresse sofferenze si riesca ad aiutare qualcuno. Ne sono veramente felice Erika e grazie ancora .Continua!
    Un abbraccio a tutte, a tutti.
    Daniela (ex guerriero)

  63. ciao a tutti
    un caloroso saluto alla nostra salvezza la dott. laura bolzoni codato
    dott. grazie ai suoi consigli va molto meglio il rapporto con mia figlia e mia moglie
    dott. le volevo raccontare di cosa mi succede nell ultimo periodo magari lei mi potrebbe dare valide spiegazioni a riguardo:

    Da quando ho letto il suo magnifico libro va tanto meglio, non si immaggina quanto

    Ma ancora ho dei problemi a gestire l energia che sento all interno del mio corpo,
    come se in alcuni momenti non riuscissi a dargli un senso positivo .e quando sento quella sensazione tipo euforia , i miei pensieri vanno sempre a catastrofizzare l evento,
    come preferirei farne tanta forza per fare cose positive nella mia cosi tanto impegnata vita
    Ma nel momento in cui la sento mi succede di farne dei pensieri negativi quindi mi blocco e non riesco a farne un buon uso costruttivo
    Come potrei allenarmi a far si che succeda .
    la ringrazio in anticipo per tutto quello che ha fatto e sicuramente farà per tutti noi

    RAGAZZI (FIORI)COME PIU VI FA PIACERE NON DISPERIAMO PIU DI TANTO “RICORDATE LA FRASE DELLA DOTT. MI SEMBRA DI STARE NELL OCEANO MA SONO SOLO IN UN CATINO PIENO D ACQUA “è PROPIO QUELLO IL TRUCCO

    VI VOGLIO BENE E VI STIMO CON TUTTO IL CUORE ANCHE PUR NON CONOSCNDOVI MA SO PER CERTO CHE SIETE FATTI TUTTI DELLA MIA STESSA PASTA “QUINDI UNA PASTA DI PANE “BUONI COME IL PANE
    DOTT. PER FARMI RICONOSCERE CAMBIO IL MIO NOME DA OGGI SARà ANTONIO3 DATO CHE DI ANTONIO CE NE SONO TANTI
    CIAO

  64. Ciao a tutti carissimi fiori siete per me sempre gli unici veri amici con cui mi sento me stessa.
    Un caloroso, affettuoso saluto alla nostra unica Dott.ssa Laura Bolzoni Codato che sta dalla nostra parte e che non ci abbandonerà mai.
    Mi rivolgo a Daniela:
    non farti travolgere dalla negatività dei tuoi pensieri, capisco perfettamente quello che provi perchè l’ho provato anch’io, la paura dell’aereo.
    La prima volta nn ho dormito per tutta la notte ma nn mi sono sentita di rinunciare alla vittoria (del mio lavoro), dopo averlo aspettato e sognato tanto, non potevo farlo.

    E’ stato un duro e lungo lavoro su me stessa ma alla fine mi sono detta:
    se l’aereo fosse un motivo per morire mi chiedo? perchè mai tutti gli addetti che fanno questo lavoro avrebbero scelto di morire? (poi alla fine la paura è quella no? si di morire sull’aereo), poi mi sono fermata un attimo: tutti quelli che salivano quel giorno del mio primo imbarco compresi bambini, avrebbero scelto di morire? no! e allora io perchè dovevo avere questa paura?

    Dopo aver fatto queste considerazioni sono salita, un bel respiro e tutto è andato meravigliosamente anche perchè una volta dentro nn ho sentito nulla, era come un pullman.

    Adesso ogni volta che devo andare mi sento agitata quanto basta ma appena mi imbarco e scruto la gente mi calmo e va tutto bene.
    Se deciderai e spero di si’ di provare, avrai la sensazione di essere piu’ forte dei tuoi pensieri negativi e cosi’ ogni volta che penserai negativamente sarai consapevole che la realtà è diversa dai pensieri.

    Ti auguro di farcela e poi mi saprai dire.

  65. Grazie cara Chadisja
    di essermi vicino in questo momento di confusione.
    A livello razionale, sono d’accordo con quanto dici sulla pericolosità o meno dell’aereo inteso come mezzo di trasporto, a livello emozionale invece, io lo vivo come qualsiasi luogo chiuso da cui mi sia momentaneamente impossibile fuggire. Ad esempio, avrei gli stessi problemi se si trattasse di rimanere chiusa in garage, o in una stanza chiusa dall’esterno, addirittura in una toilette qualsiasi.
    Credo infatti di soffrire soprattutto di claustrofoia, anche se tempo fa ho avuto a che fare anche con l’agorafobia che però ho abbastanza superato.
    Terrò comunque presente i tuoi preziosi consigli per quanto riguarda i pensieri negativi e poi…….ti dirò.
    Grazie ancora e bacioni.

  66. Cia cara Dottoressa e ciao a tutti!!ai nuovi sbocciati e ai fiorellini presenti già da un pò..è tanto che non scrivo per vari motivi…il periodo no non è ancora finito,ne sono successe una dopo l altra in continuazione,però ho cercato in qualche modo di risalire..ho continuato a cercare lavoro e da domeinca primo novembre lavoro in un grande supermercato di oggettistica e vestiti e cose varie…sarò in prova per 45 giorni e spero tanto che mi accettino…è molto faticoso e mi porta via 7 ore al giorno,tanto che non ho più studiato,ma senza lavoro da sola con la nonna non ci si faceva più…se non mi prendono sarà un ennesima sconfitta,però io saprò dentro di me di avercela messa tutta…anche perchè vi asicuro che non è per niente facile quando si ha la derealizzazione persistente riuscire a fare anche la più piccola cosa..
    Solo che ho un grande problema:io ho TERRORE del dentista,mi fa troppa impressione….qualsiasi cosa che riguarda sangue,corpo,interventi mi incute un terrorre insopportabile,coem tutte le cose che sono irrazionali…il problema è che dovrò fare presto una devitalizzazione…premetto che non ne ho mai fatte prima,e che anche solo fare un otturazione mi manda in attacco di panico forte…vi chiedo,e chiedo alla Dottoressa..come si fa in questi casi?? E’ una cosa che devo fare per forza,quindi non c è scampo anche perchè ho un dente sfasciato in bocca e non è piacevole per nulla,però sono qui bloccata dal terrore.io mi sento male anche solo a farmi le analisi(fatte stamani per l appunto),sapere quello che deve fare il dentista mi impressiona..
    aiutatemi vi prego…voi come fate?anche voi avete terrore?
    vi abbraccio tutti e,appena avrò un attimo leggerò tutti!
    desy

  67. BUON GIORNO A TUTTI
    ragazzi spero che non vi dispiaccia ma stamattina ho bisogno di parlare con qualcuno ,perkè la mia nottata è stata una nottata di inferno .
    per cominciare ieri sera sono tornato gia da lavoro con una tensione addosso datasi da problemi nella mia azienda ma alla fine mi sono addormentato dando un calcio al mio nervosismo perkè dato il mio problema del panico anche se sai di essere solo nervoso per qualke motivo comincio subito a fantasticare negativamente con la mente e quindi tutto se ne va a quel paese e cominci a far trabballare gli odiosi sintomi ma fotunatamente li ho trattenuti e via
    Poi ecco ke comincia la mia trabbalante nottata verso le due :ecco che squilla il mio cellulare , gia arrivi con il cuore alla gola ad esso poi lo prendi e cerki di capire cosa puo essere successo .
    era un allarme di uno dei due magazzini ke possiedo quindi un eventuale furto ., mi vesto e scendo salgo nella mia macchina e giungo al magazzino dove gia trovo i carabinieri dato che l allarme è collegato anche con la stazione centrale
    comunque alla fine dopo aperto si rileva un falso allarme
    ma la nottata non finisce qui
    rientro a casa cerco di riprendere il mio amato riposo notturno eci riesco
    quando piu o meno possono essere state le 3.50 la tosse della mia piccola fa in modo che io mi svegli chiamo mia moglie la quale si alza subito perkè anche lei ha notato stranezze in quella tosse infatti do un po la bimba comincia a vomitare ,quale cosa per me orribile pensate che fino a poche settimane fa sono scappato quando lei vomitava facendomi attaccare crisi di panico spaventose .

    Invece stanotte sono rimasto vicino a lei prendendola in braccio e aiutandola a vomitare dandogli tutto il mio amore per tranquillizzarla(e tutto questo sempre grazie ai consigli della dott. laura bolzoni codato)poi cosi è proseguita la nottatta tra vomiti e altro fino a d ora poi siamo andati dal medico il quale le ha detto di cosa si trattasse prescrvendole del medicinale speriamo bene che finisca tutto al piu presto dato il mio carattere da preoccupato mi fa stare non poco male quando lei non sta bene.
    alla fine vi voglio comunicare che evvero ch ela mia notte è andata abbastanza male ma posso magari gratificarmi perkè non sono almeno caduto nella spaventosa trappola svolgendo tutti i miei doveri di uomo e di padre(anche se non è stato facile ,credetemi) quindi ancora un grazie alla dott.laura bolzoni codato
    anche se in questo momento mi sento cosi a terra che andrei propio a letto .

    Ma non si puo bisogna lavorare gli impegni mi kiamano sul campo di battaglia

    un grande e forte bacio a tutti
    spero che apprezzerete quello che vi ho comunicato è gradirei qualsiasi tipo di commento sull avvenuto cosi confrontandoci possiamo trovare la soluzione a tutti i problemi anche nei particolari
    ciao

  68. Buongiorno a tutti,
    vorrei raccontarvi cosa mi è successo ieri………..
    Verso l’ora di pranzo ecco che arriva una crisi……….non fortissima ma abbastanza fastidiosa……..ansia smisurata, nervoso, non riuscivo a calmarmi! Il mio unico pensiero era :preparare il pranzo per la mia famiglia, terminare il tutto velocemente e andare sul mio letto, unico posto che mi rassicura e mi rilassa…………

    Dopo esserci riuscita mi ha raggiunto mio marito e mi ha detto OK stai male x l’ennesima volta che cosa ti fa stare bene?
    Io gli ho risposto che mi rassicurava provare la pressione sanguigna (ho la macchinetta) fare dei lunghi respiri,sferruzzare(lavori a maglia Potrei aprire una maglieria!!!!!!!!), guardare la tv, e il mio adorato computer!!!!!!!!!

    Lui mi ha risposto “Cambia, cerca di fare altro,urla, arrabbiati,cambia strategia,aggira l’ostacolo,fai altro, dal momento che tutto quello che fai non ti guarisce totalmente………..
    Io l’ho guardato e non gli ho risposto,non sapevo cosa dire………….

    Ieri sera mentre tutti dormivano leggendo x l’ennesima volta il libro della dottoressa Laura Bolzoni Codato ho letto qualcosa in modo diverso………..

    “Dopo aver contato circa una cinquantina di eventi in cui gli attacchi di panico mi avevano regolarmente colpita nei supermercati,ho deposto le armi rinunciando alla lotta e dichiarandomi quasi del tutto sconfitta e vinta.
    Dico quasi,perchè se in quel momento avessi smesso di forzare,di resistere,se fossi stata coraggiosamente capace di accettare,con amore,il male che la vita, da brava maestra, mi aveva regalato per farmi fare un’esperienza di crescita e di consapevolezza,avrei iniziato a cambiare direzione.”

    Ecco queste parole mi hanno colpito tantissimo……….specie dopo le parole di mio marito ieri,ormai stanco dei miei continui malesseri……….

    Ma come cambio miei cari amici e cara dottoressa?
    Accetto il mio problema o urlo e mi arrabbio come dice mio marito?
    Cambiare direzione significa che qualcosa nella mia vita non va e il mio corpo si ribella a tutto ciò!!!!!!!!
    Ma cosa è che non va?
    Non l’ho ancora capito dopo tanti anni di questa situazione, nonostante la psicoterapia…

    Un abbraccio sincero a tutti voi………..

  69. Cara Pregiatissima , Amata Dottoressa Corolla, e Cari Fiori TUTTi,un caloroso saluto, e un augurio di Bene per tutti …… mi ritrovo a passeggiare nuovamente tra i viali del Giardino-Blog , quasi a ripercorrere e seguire le eteree ” orme ” che ha impresso con delicatezza, ma incisivamente per noi tutti il Fiore per eccellenza, la Rosa_Dottoressa Laura, e a seguire col naso all’ insù
    la profumata scia che vi accompagna tutti, cari Fiori …..

    In questo modo voglio ringraziare la Dottoressa Laura Bolzoni Codato, per quanto si prodiga con ineffabile umanità e dedizione per noi tutti, e ciascuno di Voi, cari Fiori, perchè ognuno, con la propria particolare e unica esperienza , di vissuto, condivisione, presenza,
    riesce a donare, a volte, involontariamente agli altri ……

    Mi complimento con Lucia, per la “preghiera” di unA grande DONNA
    quale Madre Teresa, grazie; per lo ” sfogo ” che abbiamo accolto tutti nel nostro cuore( dal mio punto di vista, carissima, vorrei dirti
    forse una cosa “banale “; capita sai di sentirsi dei ” soldatini in caserma ” di amorevole costrizione in cui i figli, in ogni età della loro vita, ci relegano , e insieme al dovere svolto, proprio per questo, avere necessità di staccare ogni tanto la spina…. ti capisco; non avendo parenti vicini, a me è capitato di avvertire di aver cresciuto 2 figlie, anzichè una, pur tuttavia, se ero abbastanza sicura
    e conoscevo bene la famiglia, qualche ora permettevo , nell’età adolescenziale, a mia figlia, di frequentare qualche compagna, così
    potevo ogni tanto respirare…. forse tu, Erika, puoi magari far trascorrere qualche notte il tuo ragazzo, dai tuoi genitori e “staccare ”
    dal ” servizio ” perenne?!?)

    Ringrazio(iamo) Sara per il ritrovato sorriso che ci ha donato _ Sara, più veloce di un lampo, di un “pic ” indolore ( già fatto ?) brava, persisti!

    Michele, che ha elaborato anche lo spavento della rapina, oltre a tutto il resto ….( ho provato ad alzarti, prendendoti in braccio…. ma quanto sei cresciuto, ora mangiando normalmente? di questo passo occorrerà rinnovare il guardaroba…in bocca al lupo per influenza,
    ed esami! !

    Nello stesso modo mi rivolgo a Nic , un po’ ” orfana “, di Nicola, come me, ( speriamo stia almeno bene quanto basta ); Nic , cara, anch’io chiamo la mia micia ” angioletto “, perchè vedo nei
    soui occchi verdi di bosco , quell'” innocenza “, che a volte non si vedono purtroppo in alcuni esseri umani , quella benevolenza che
    regala serenità, o viceversa quell’aria sorniona , indecifrabile … senz’altro i suoi occhi di perla, si aggiungeranno a stelle nel cielo che ti accompagneranno nel tuo cammino quaggiù…. comprendo anche il tuo stato d’animo per la rapina, che forse momentaneamente ha riacutizzato la paura, ma…. passerà , credici.;
    sarà questione di tempo; il tempo guarisce ogni “ferita”; la lava, la purifica, e ditero ogni ferita, si prepara quasi sempre una nuova
    gioia, intanto ti sono,siamo vicini anche in questa brutta disavventura; forza, indossa la ” muta “, il corredo tutto per l’alta montagna e ….ricomincia la salita !

    Gradevole l’intervento di Antonio 3 , il suo resoconto di ” vittoria “, anche nella relazione con la figlia ; certo , non può essere che così, con l’aiuto della cara Dottoressa, e col tuo impegno, l’amore
    innato verso la figlia, una bimba che non ” ha colpa ” alcuna, come ogni bimbo – e quando si tratta di bimbi , non posso far altro che commuovermi ; non si può far altro che pensare, dire e realizzare: per lui/ lei, desidero, voglio tutto ciò che non ho avuto io, che è mancato a me”, solo così si CAPOVOLGE la storia , la si ricostruisce…..

    Dottoressa cara, posso aver commesso errori nella crescita di mia figlia, certo è che MAI l’ ho fatto intenzionalmente, volontariamente, magari con quel ” buon senso ” in più che non si impara su nessun libro, ma viene solo dal proprio cuore, dal ” controllo ” delle
    proprie emozioni , e , sì , ora mi dedico con altrettanta cura alla
    “crescita ” della mia ” piccola “, di me stessa , con quel rispetto che è parte integrante, diritto avere , acquisire, donare, agli altri esseri umani , che per me, sono ” fratelli “; la proteggo dalle nefandezze di una parte del Mondo, che purtroppo sta sempre più seguendo un percorso di disvalori, a volte rinnegando la propria stessa natura …. e faccio, sto facendo, tentando di fare con tutta me stessa, quel po’ che posso , per portare voce, dove e come posso , in questo caso con la mia “poesia”, un po’ di equlibrio…

    Il giorno di Halloweein ero presente in un piccolo centro commerciale della città, ad una festicciola in costume per bimbi e genitori, a tema; ho visto poco, perchè ho fatto tardi, maschere sanguinolente, sosia di Maikol Jackson…. non avendo propriamente
    un’anima rock, o darck , ho osservato con curiosità, ma senza partecipazione…. credo anche la mia ” piccola ” non ne sia rimasta molto entusiasta, meglio un reading di poesie in biblioteca, a cui
    forse non mi sentirò mai di partecipare, ma intanto continuo da
    ” sola “, il mio muovermi tra versi , strofe , rime, assonanze e consonanze , etc, e VOGLIO donare ai Bimbi ( quindi anche alla mia
    “piccola “), anche in questo senso, ciò che non ha avuto….
    la fantasia della realtà……!!!

    Ma, sorpèresa delle sorprese, c’era, nel centro Commerc, anche una mostra ( non intesa come moglie del mostro ), con foto, di cui una corredata con mia poesia, su argomento ” superamento
    barriere archittettoniche, dentro e fuori di noi “…. partita da un’altra sede, era arrivata fin lì ; misteri del caso, coincidenze fortuite ? !
    mah, speriamo bene, sempre con molta scaramanzia…..
    Saluto la cara DAniela ( stavolta un po’ – stella “cometa ” senza la sua coda di aaaaaa, ma sono sicura che presto ritornerà stella alpina, che riuscirà addirittura a sorvolare il cielo, le nubi…. auguri, carissima, anche per gli esami clinici; ti faccio compagnia per ambulatori , e metto a prova ciò che ho imparato con la Dottoressa,
    col suo libro…

    Un caro augurio e saluto a Virginia, per la sua sfida , un abbraccio a Chadjiscia, che possiede una stella alpina alta e robusta quanto un cespuglio e si è accomodata imperterrita sulla vetta e sta sventolando il suo fazzoletto ….

    Ragazzi, io, personalmente, per ora , non ho tanta velleità; però qualcuno si sbrighi a raggiungerla, per farle, compagnia……!!

    Ancora saòluto TUTTI i Fiori, amici, di qualsiasi genere, ma sempre
    solo Fiori !!!
    Un grande immenso ABBRACCIO

    ( PS. Ho il computer, che fà capricci; già ieri avevo inviato un commento, ma….non è partito…speriamo bene …. baci )

  70. Ciao Desy, lungi da me fare la professorina, ma posso passarti la mia esperienza rispetto a denti e nello specifico devitalizzazione.giusto lunedi ho ricominciato ad andare dal dentista ho lavori un pò importanti da fare, forse metterò anche l’apparecchio per un anno (anche se non sono più una ragazzina), per me è una conquista l’essermi decisa ad iniziare i lavori, sai le paure, fobie, voglia di scappare e poi se mi sento male… invece il 1° appuntamento è andato super ok, anzi ad un certo punto mi sono scoperta rilassata, ma dai da non credere!!!

    cosi lunedi prox avrò un altro appuntamento e cosi via… sistemerò la mia bocca… ah la devitalizzazione, ne ho fatte due,senza anestesia( come scelta naturale)e appena mi è possibile non me la faccio fare; mentre sono sulla poltrona faccio spostamenti d’attenzione, guardo il muro colorato, penso a quella volta che…guardo la faccia del dentista super concentrato e attento e ti garantisco che è buffo perchè è una visuale diversa dal solito e quindi conosco e vedo cose diverse…

    comunque sono certa che ognuno di noi può trovare il proprio modo, i miei bimbi per esempio, che non hanno assoluta paura del dentista, anzi per loro è Paolo quello che gli fa qualche regalo a sorpresa, si cospargono di polvere magica (immaginaria) e sono protetti e pronti a tutto…

    certa della riuscita di una tua nuova conquista ti saluto con gioia e ti dono una margheritina di campo che ancora resiste nel mio parco prima di lasciare spazio all’amico inverno…

  71. Buongiorno a tutti, mi chiamo Greta e ho 27 anni.
    Sapere che non sono l’unica che prova brutte sensazioni di paura ma che va avanti lo stesso mi fa sentire meno sola.
    Io più che le sensazioni fisiche temo i brutti pensieri che mi vengono quando sono da sola, io ho paura di me, di stare con me, di capire come vorrei che fosse la mia vita.
    Inevitabilmente più mi allontano da casa per andare al lavoro più mi sento persa e faccio caso a tutti i pensieri che mi vengono in mente e che poco mi rassicurano.
    Ma fino ad ora sono sempre andata avanti lo stesso, anche tutte le volte che mi sento strana e che me ne spavento.
    Però che brutto, che fatica.
    Un abbraccio a tutti!

  72. Benvenuta Greta, no,non sei da sola,come vedi siamo in tanti,ma ti assicuro che qui troverai tante anime gentili,soprattutto la cara dottoressa Laura Bolzoni Codato,che ti sapranno dare una mano e sostenere nel percorso che porta fuori dalla paura.

    E’ un percorso lungo ed insidioso,ma assieme ce la possiamo fare.

  73. ciao greta ebuonasera a tutti
    Greta sei sbarcata nel porto giusto
    rimani con noi cosi pian pian vedrai che questa brutta avventura
    la faremo diventare un bel gioco il quale imparerà a tutti noi il vero valore della vita che a quando sto capendo: è importante amare e farsi amare ,
    aiutare e farsi aiutare, vivere e lasciar vivere
    spero che tutti noi con l amabilissima dott. riusciremo nel favoloso intento di poterci godere la vita nel miglior modo possibbile potendo sbarcare in tutti i porti che desideriamo senza aver nessun timore inutile solo e solo tanta gioia nel cuore

    come è bello aver un posto del genere dopo ancorare tutti i nostri pensieri negativi e positivi potersi confrontare e potersi incoraggiare
    GRANDIOSO !!!!!!!!

    GRAZIE DOTT. LAURA

  74. DOTT. LAURA DIMENTICAVO DI DIRLE
    ASPETTO CON GRAN GIOIA LA VOSTRA RISPOSTA
    A RIGUARDO DEI MIEI QUESITI
    GRAZIE ANCORA

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