TU SCRIVI E IO TI RISPONDO SUL BLOG

TU SCRIVI E IO TI RISPONDO SUL BLOG

Rispondo alle lettere che mi scrivete sul BLOG.

Scrivi qui sul nostro blog la tua esperienza di vita con il panico, le domande a cui vuoi ricevere una risposta, le tue difficoltà, i tuoi momenti di sconforto, i tuoi successi.

Ti risponderò.

Laura

9 pensieri riguardo “TU SCRIVI E IO TI RISPONDO SUL BLOG

  1. Salve Dott.ssa,sono Laura ho visto che adesso si possono mettere i commenti..meno male perchè prima non si poteva proprio scrivere nel blog in nessun modo..ci ho provato tanto..volevo chiedere se poteva scrivere a me e tutti qualche regoletta utile, una sorte di vademecum da cercare di seguire per affrontare una attacco quando arriva..a volte il problema più grande con il panico è che non si sa proprio come affrontarlo..un bacio
    grandissimo. Laura

  2. Benvenuta Laura della bella Sardegna, -spero che sei tu, perchè il blog non mi fa vedere la provenienza della e-mail..-sei stata brava a riuscire a scrivere sul post.
    Ho imparato da poco anch’io a usare il computer e il web, ce la metto tutta per fare meglio, ma le difficoltà rimangono.
    Chiedo scusa se combinerò qualche pasticcio. Proviamo.
    In attesa di comprendere bene la differenza tra attacco di panico-agorafobia-crisi acuta di ansia, che svilupperò prossimamente nella rubrica della ricerca qui sul sito, ti lasio alcune indicazioni utili.

    Prima di tutto sii certa interiormente che quello che vivi è una sensazione che il tuo corpo sente e che TU puoi gestire, non è la percezione che gestisce te.

    Non devi credere che qualcosa di estraneo a te ti travolgerà, come un’onda del mare e tu annegherai, ma TU SEI il MARE, tu puoi fare iL “surf” sull’onda energetica che senti sollevarsi dentro il tuo corpo,emozioni, mente. O.K.?

    Poi, vai a fare conoscenza e amicizia con questa parte di te, con cui ancora non hai familiarità e che ancora non hai integrato, insomma come si fa con un ospite nuovo, gli si va incontro, gli si comunica:”IO ti accetto!
    Dimmi che cosa vuoi dirmi con questi sintomi che mi fai vivere?
    Che cosa vuoi proteggere di me e della mia vita?
    Quale cambiamento ti è difficile lasciar accadere?

    ” Anzichè andare contro al panico , crei un dialogo, vai verso di lui e cerchi di unirti, di fonderti con CHI sente i sintomi, con CHI suda, con chi è terrorizzato.

    NOn devi identificarti con le sensazioni, non devi identificarti con quello che c’è fuori di te e che magari sta diventando irreale, strano, dissociato, ma con CHI PERCEPISCE QUESTA REALTA’, CHI SENTE, CHI GUARDA, CHI HA PAURA, CHI SOFFRE……

    Impari a diventare sempre più abile a STARE DI FRONTE al panico, a RESPIRCI DENTRO, a friggere, come un pesciolino del mare della tua meravigliosa isola, in padella. Stai dentro nell’evento, dentro, dentro senza scappare, senza seguire quello che ti verrebbe da fare, senza correre a casa. No,

    TU STAI Li’, lì,lì, lì, respiri, stai aggrappata al CHI SENTE il panico, come Ulisse all’albero della nave mentre le Sirene cantano, lasci che questo momento passi.

    TU lo osservi e contemporaneamnete lo vivi intensamente, direttamente.
    VIVI IL PANICO DIRETTAMENTE.
    Prova una volta, due, tre, quattro, cinque,dieci,cinquanta volte…..finchè ti sembrerà di muoverti in questo mondo sconosciuto, -che appare terribile solamente perchè è ignoto,- come a casa tua, come nella tua camera da letto, dove sai che là c’è il comodino, la lampada, il tuo libro preferito….
    Non è un nemico, è solo uno sconosciuto un po’ grezzo, un po’ forte che va addolcito. L’energia vitale VA GUIDATA.
    Sei tu , forte , seduta, centrata in “CHI SEI TU “che le dici dove andare.
    Deve andare verso l’attacco di panico?
    NO!!!
    Deve andare verso il fine di stare bene, di avere delle belle relazioni, di studiare come stai facendo tu all’Università, di fare quello che ti piace.
    Prova a dire a te stessa tutti i giorni: “IO voglio muovermi sicura nello spazio e avere delle belle relazioni con tutti!”
    Vai, coraggio, prova e vedrai che ce la farai!
    Sto preparando un audio Mp3 che metterò sul sito ,da ascoltare, in cui ti accompagnerò in questo percorso passo per passo.
    Scrivimi come va, i dubbi che ti vengono, tutto ciò che non hai capito perchè te lo spiego bene-bene qui nel blog.

    Importante è anche limitare oppure meglio togliere le tossine che contribuiscono a far partire l’attacco: il caffè, la Coca-Cola, la cioccolata, l’alccol, le luci al neon, gli stimoli troppo forti, troppo rumore,troppa gente…. Trova una tua piccola casa interiore dove tu abiti volentieri e dove senti sempre di poter ritornare.
    A presto!

    E come mi hai scritto in una bella e-mail tempo fa, torna a casa vittoriosa come una dea!

  3. Grazie Dottoressa..bellissimo post. Me lo rileggerò a fondo tante volte fino a che non lo avrò imparato o meglio fatto mio…so che è la chiave per scardinare il meccanismo anche se ancora ne intravedo il funzionamento in maniera confusa e mi sento insicura..ma il trucco è proprio lì..provare 10,100,1000 volte..fino alla vittoria.Dimenticavo, sono proprio io Laura dalla bella Sardegna…le farò sapere presto come andrà il mio tentativo di essere più forte delle mie paure seguendo i suoi preziosi consigli nel frattempo le regalo una mia poesia che racconta come mi sento durante un attacco di panico.Spero di fare cosa gradita…Un forte abbraccio.

    “Anima nella paura.”

    Passi nella notte sempre più cupi,
    avanzo verso una meta che non ho scelto,
    il coraggio che non c’è potrebbe farmi tornare indietro
    ma ciò che più fa male del buio è il suo ricordo.
    Strappo squarci di luce
    a loro mi aggrappo e respiro,
    ne faccio stoffa per bendarmi gli occhi,
    per continuare a camminare a filo nel baratro,
    con le braccia distese,nel petto un batticuore, tra le labbra una preghiera,
    denti stretti e pensieri fissi:
    ora tutto bene..ora tutto male..
    Continuamente raccolgo quello che ho lasciato dietro e lo ributto davanti,incessantemente,
    non me ne libero mai;
    forse perchè peggio del dolore c’è solo la paura di vivere”.
    Laura

  4. ciao sono nino 25 anni…volevo inoltre chiederti come si guarisce dal disturbo del panico…cosa accade che ti permette di non soffrire piu?non avendo piu paura della paura prima o poi non si hanno piu attacchi di panico… ese tra per esempio 3 anni che sono guarito …. torna di nuovo una paura una delusione o un dramma familiare che succede…. un abbraccio your best friend

  5. salve non so se sto scrivendo dalla parte giusta, volevo chiederle io a volte sento l’ansia forte e quel senso di non essere nel presente nemmeno a casa, insomma quando sto male, sto male sia a casa che fuori, la sensazione peggiore e sentirmi continuamente la testa girare e di non essere come presente nella reltà come stare sollevata da terra ma con un disagio incredibile, parte dalla testa poi mi prende la gola come se stessi soffocando, a volte non riesco nemmeno a mangiare per questo senso di oppressione che sento in gola, poi l’ansia si va a depositare vicino al cuore con un risultato complessivo che non so dove sbattere la testa, a volte vorrei solo dormire, dormire per non dover sentire tutto questo male che non mi fa più vivere da anni ormai, non riesco più nemmeno a lavorare se non per qualche ora la settimana, ho paura a prendere nuovi impegni perchè ormai temo che come in passato non riesca più a superarli, mi sento così apatica e morta che non è normale a nessuna età tantomeno all’età di 30anni, voglio tornare a vivere a respirare ma sento di non trovare le forze dentro me..

  6. Ciao Laura,
    non sapevo dove scrivere perciò ho scritto sia qui che in un’altra sezione del tuo sito. Mi scuso.
    Da quando ho scoperto il tuo sito ogni tanto torno a rileggere le varie pagine. Sembra che tu riesca a sentire la tristezza delle persone, trovi sempre le parole giuste, hai sempre un messaggio di speranza.. Se avessi abitato più vicino a te penso che saresti stata la prima a cui mi sarei rivolta, leggendo le tue cose ho una bellissima sensazione.
    Sono una ragazza di 29 anni, una vita passata a reprimere me stessa per gli altri, una serie di nodi e di blocchi che mi porto dietro da sempre, una fatica di vivere, fatica col lavoro, coi genitori, col ragazzo… Non sono mai stata bene, serena, una ragazza felice a pieno. Nell’ultimo anno ho sentito questo malessere crescere sempre di più, l’ho proprio sentito salire, giorno dopo giorno, forse per una serie di situazioni che si sono accumulate in questo momento della mia vita.
    Finchè una sera ho avuto il mio grosso attacco. In quel momento ho capito di aver sempre sofferto di attacchi di panico, ne avevo sempre avuti ma di più piccoli.
    Dopo l’ospedale è seguito un periodo nerissimo, di depressione,disperazione, e di confusione. Ho iniziato la terapia da una psicologa, una persona in gamba che mi sta aiutando a capire meglio me stessa, o meglio a tirare fuori quella parte di me che è sempre rimasta chiusa da qualche parte.
    Io non mi stupisco di essere stata male, in fondo l’ho sempre saputo che non ero felice, è il minimo che poteva succedere. Questo l’ho capito, ma non so come venirne fuori, mi sembra impossibile uscire da certi meccanismi malati e sbagliati che mi sono creata. Mi sento impotente..
    E non so come uscire dal tunnel della paura, la psico non mi insegna come evitare i sintomi anticipatori, e io da tre mesi sono bloccata nel fare qualsiasi cosa, e sono ancora più avvilita.
    So che ci vuole tempo, che devo avere pazienza, fare un passettino dietro l’altro, ma questo mi sembra un problema più grande di me, sicuramente il più difficile che mi sia mai capitato.
    E poi la pazienza va bene, ma adesso per esempio dovrei ricominciare a lavorare e ho paura, e non so che fare. Il tempo non posso prendermelo quando voglio.
    Mi sto documentando molto, internet, blog, libri e la conseguenza è forse ancora più confusione sul cosa fare.
    Le strade sono diverse, io vorrei fare di tutto, ma i soldi…la paura…

    Che confusione.

    Se potessi mi piacerebbe venire a seguire uno dei suoi seminari, magari organizzata in tempo la cosa si potrebbe fare. Anche perché io leggo tante cose, ma ho paura che non mi rimangano, parlarne direttamente con una persona esperta mi servirebbe di più, lei che ne dice?

    Grazie Laura

    Un abbraccio

  7. Cara Dott.ssa Laura Bolzoni Codato!

    Mi chiamo Elisabeta.

    Ho letto molto su di Lei e spero che mi possiate aiutare a superare gli attachi di panico.
    Sono una studentessa di 24 anni .Il primo attaco di panico mi é successo 4 anni fa ero dal oculista per fare una visita e ad un certo punto mi sono sentita male e sono svenuta poi da quel giorno mi venivano degli attachi di panico ,avevo paura di stare da sola a casa ,questa é durata per quasi un anno.Due anni sono stata benissimo non gli avevo piu questi atachi panico . Un anno fa in supermecato mi sono sentito di nuovo male ,e da quel giorno gli atachi di panico sono ritornati di nuovo,ma questa volta avevo paura di uscire da sola ,a volte é successo che saltavo le lezioni perche ero da sola, a casa invece mi sentivo al sicuro. quando sono da sola mi sento come se sto per cadere e mi tremano le mani ,comincio a sudare e tremare tutta, mi manca il respiro. un mese fa quando mi trovavo dai miei in Albania perche io non sono italiana e i miei genitori vivono la .Un giorno mia sorella mi stava racontando una storia su una ragazza che aveva i miei stessi sintomi e in quel momento mi sono sentita come se qualcosa dentro di me mi diceva buttarmi , mi sembrava di impazire non mi riconoscevo piu,il giorno dopo sono andata da una psicologa la quale mi ha prescrito ‘xanax’,attualmente li sto prendendo ,pero da quel giorno mi é rimasta un pensiero fisso nella mente che adesso ho paura di stare da sola anche a casa.Ho paura di avvicinarmi alla finestra, dentro di me sento un senso di colpa pur non aver fatto niente di male. Cerco di pensare qualcos’altro pero e impossibile non so cosa devo fare ,perche la cosa che terribilmente mi fa paura é quella di non riuscire a superarla e di impazire .I miei genitori mi chiamano ogni momento e mi dispiace perche stano sofrendo a causa mia .Anche in questi momenti che sto scrivendo a Lei mi sento male e non mi riconosco piu .Spero che mi possiate aiutare .
    grazie

  8. La prego Dottoressa mi aiuti lei, ho 21 anni e vogliono vivermi questa vita……la prego mi contatti e mi aiuti

  9. Ciao Laura ,, abito a firenze, e anche io faccio parte del numeroso gruppo di chi ha conosciuto il panico.

    Sono circa 20 anni che tra alti e bassi vivo con LUI .
    La mia vita è diversa da prima e non faccio più tante cose per paura di un attacco.
    Fino ad ora ero rassegnata ma dopo aver letto la tua storia voglio provarci.
    Ho bisogno del tuo aiuto però.(scusi ma mi è venuto spontaneo il tu come si fa con una amica ritrovata!)
    Non riesco a scaricare il suo mp3 , non so se dipende dal mio pc.

    Grazie per la sua testimonianza perchè ho capito che il PANICO si può vincere.
    Se volessi venire al suo seminario in Maggio posso?
    Buona domenica

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